In media muoiono nove persone al giorno per incidenti stradali in Italia

Due automobili semidistrutte dopo l'incidente e la polizia stradale intervenendo.
Incidenti stradali: Cause distrazione e velocità

ROMA. – Una lunga scia di sangue sulle strade italiane con 9 vittime al giorno per un totale di oltre tremila morti all’anno, tra cui molti bambini e giovani. Imprudenza, distrazione e mancato rispetto dei limiti di velocità sono tra le cause principali degli scontri.

E’ la fotografia scattata in occasione della presentazione del “Centro di eccellenza per la sicurezza stradale”, un progetto pilota che partirà da Roma e vedrà impegnati polizia di Stato, università La Sapienza, Asl Roma 1 e Fondazione Ania per ridurre il fenomeno degli incidenti stradali.

“Fare prevenzione insieme può fare la differenza” è il motto dell’iniziativa che unirà i protagonisti in una task force congiunta e metterà a sistema esperienze e dati per ricavare un modello dei comportamenti e dei profili di rischio per ridurre gli incidenti. I dati saranno poi incorporati in un database in forma anonima utile per la pianificazione di azioni di contrasto mirate.

Saranno pianificate anche iniziative di prevenzione rivolte ai cittadini, scuole, centri anziani e luoghi di lavoro oltre a un’attività di formazione rivolta al personale sanitario e alle forze di polizia che sono chiamate a intervenire prestando il primo soccorso psicologico alle vittime dirette e indirette.

A quanto reso noto, dopo un’incessante diminuzione delle vittime dal 2001 al 2014, nell’ultimo quinquennio l’andamento del fenomeno è diventato ‘altalenante’ senza riuscire mai a scendere sotto la soglia delle 3mila vittime l’anno.

Anche il dato parziale di Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, relativo ai primi 11 mesi del 2019, mostra un andamento analogo a quello dell’anno precedente con 1.492 deceduti (il 3% in meno del 2018 che aveva fatto registrare 1.538 vittime).

“Il 17 per cento degli incidenti è attualmente causato dalla distrazione. Distrazione che vuol dire sonno ma che vuol dire soprattutto smartphone durante la guida” ha detto Giovanni Busacca, direttore del Servizio di Polizia stradale. “Abbiamo chiesto al legislatore di poter intervenire con sanzioni più mirate – ha aggiunto Busacca – Attualmente è solo prevista una sanzione economica e una decurtazione, vorremmo la sospensione della patente e il sequestro del cellulare”.

E solo nella serata di ieri si sono registrati in poche ore tre morti sulle strade di Roma: un uomo di 77 anni è stato investito da un furgone in zona Prenestina, un ciclista travolto da un’auto su via Cristoforo Colombo e un uomo di 36 anni centrato da una macchina mentre attraversava la strada sul Grande Raccordo Anulare.

(di Chiara Acampora/ANSA)

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