Senzatetto morto di freddo a Milano, era su carrozzina

Un senzatetto addormentato in una strada del centro di Milano.
Un senzatetto addormentato in una strada del centro di Milano. Ansa/Daniel Dal Zennaro

MILANO. – Per i viaggiatori che tutte le mattine prendevano la metro alla stazione milanese di Molino Dorino era una presenza fissa. Lo ricordano lì all’ingresso, costretto su una sedia a rotelle, che con grande dignità accettava gli aiuti e i saluti dei passanti. Tra loro c’era anche la studentessa che, attorno alle 7.40, ha notato il suo corpo ormai senza vita.

Nica Tudor, 64enne originario della Romania, è l’ennesimo senzatetto morto a Milano dopo una notte passata all’aperto. Sulle gambe aveva una coperta, ma non è bastata a ripararlo dalla temperatura rigida. In una nota diffusa nel pomeriggio, l’assessorato ai servizi sociali del Comune ha fatto sapere che Tudor era conosciuto dal personale, che viveva nei pressi della stazione “da diversi anni” e che era stato più volte intercettato dalle unità mobili “che ogni notte perlustrano la città per monitorare la situazione dei senza dimora e convincerli ad accettare un posto nelle strutture”.

Eppure sembra si fosse sempre rifiutato per motivi che ormai non si sapranno mai. Anche la scorsa notte, hanno spiegato dall’assessorato, “aveva rifiutato di parlare con l’equipe intervenuta e pronta a portarlo al Piccolo rifugio per la notte”. Del resto, i responsabili ricordano che “non è possibile obbligare nessuno ad accettare un posto letto, deve essere una scelta spontanea”.

Nel 2016, Tudor era tornato in Romania grazie all’aiuto di un’associazione, dopo poco era rientrato in Italia. Negli ultimi tempi aveva espresso il desiderio di tornare nel proprio Paese, ma nessuno dei conoscenti sa davvero quanto fosse reale l’intenzione. A causa delle sue precarie condizioni di salute il 64enne era stato ricoverato per tutto lo scorso febbraio in una struttura comunale e anche in quella occasione, appena aveva sentito di aver ripreso un po’ di energia, si era allontanato spontaneamente.

“E’ chiaro che alcuni di questi senzatetto preferiscono stare per strada e noi non li possiamo forzare. Anche se io chiederò alla polizia locale di fare, nel limite del rispetto delle legge, tutto il possibile perché si convincano ad andare nei nostri centri – ha dichiarato il sindaco Giuseppe Sala – Abbiamo ancora centinaia di posti letto liberi. Negli ultimi anni siamo passati da 1200 a 2500/2600 posti letto disponibili”.

Il primo cittadino ha poi rivolto un appello alla cittadinanza: “A volte ascoltano più il passante che vedono ogni giorno e di cui si fidano. Quindi chiedo ai cittadini di cercare di convincere quelli che conoscono, anche perché poi è un problema di questi tre mesi, a dormire nei nostri centri”.

(di Salvatore Garzillo/ANSA)

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