La Francia in piazza contro la riforma, Macron trema

Un corteo dei "Cheminots" - lavoratori ferroviari- durante lo sciopero dell'anno scorso in Francia. (teleSur)

PARIGI. – Il giorno più atteso e più temuto è arrivato. Già da stasera la RER – il metrò che collega Parigi alla banlieue – sta cancellando alcune corse. Aerei a terra, treni in stazione, scuole e asili chiusi, ospedali solo per emergenze: la Francia scende in piazza contro la riforma delle pensioni speciali, pilastro del programma di Emmanuel Macron. Il presidente si gioca su questo scontro la seconda parte del mandato.

Fra le 245 manifestazioni annunciate in città e piccoli centri, gli occhi saranno puntati su quella che alle 13 parte dalla Gare du Nord di Parigi, con i sindacati e gli “cheminot” – i lavoratori delle ferrovie – in testa. Sono loro il simbolo dei “regimi pensionistici speciali” che Macron vuole cancellare, con una scommessa che tutti i suoi predecessori hanno dolorosamente perso.

Ma in testa al corteo, la prefettura si aspetta la presenza di un migliaio di black bloc, mentre centinaia di gilet gialli stanno aderendo – ora dopo ora – agli appelli su Facebook ad unirsi ai manifestanti.

La giornata di domani è cruciale. La storia recente – soprattutto quella dei grandi scioperi proprio contro la reforma delle pensioni tentata da Alain Juppé – dimostra che in Francia la protesta sociale può incendiarsi all’improvviso.

Ma, con un sostegno che al momento è sopra il 50%, in molti evocano lo spettro dello sciopero ad oltranza che mette in ginocchio il paese. Per domani, intanto, l’azienda ferroviaria SNCF punta a far circolare 1 treno su 10. A Parigi, quasi tutte le linee del metrò saranno chiuse, tranne le 2 automatiche che viaggiano senza conducente.

Scuole sbarrate e studenti alla manifestazione, problemi a non finire per i genitori che non potranno portare i figli piccoli all’asilo e dovranno sperare nelle affollatissime sale dei Municipi, dove alcuni potranno essere lasciati sotto la guida di volontari.

Molti aerei resteranno a terra: EasyJet ha già cancellato 233 voli, molti anche RyanAir, Air France manterrà le lunghe tratte ma il 30% dei voli interni e il 15% di quelli in Europa non saranno effettuati.

Gli uomini-radar saranno in gran parte in sciopero, quindi anche i voli per ora non cancellati potranno seguire la sorte degli altri anche all’ultimo momento.

Parigi sarà blindata: 6.000 poliziotti e gendarmi sono stati annunciati dal Prefetto, tutti i negozi lungo il percorso della manifestazione – che dovrebbe disperdersi alle 19 – sono stati invitati ad abbassare la saracinesca per evitare guai.

E chi sperava nei Velib, le bici a noleggio, ha visto svanire proprio in serata questa possibilità: 60 stazioni di parcheggio delle 2 ruote che potrebbero sfuggire alla morsa dello sciopero saranno bloccate per evitare incidenti con i manifestanti.

Restano i “cars Macron”, i pullman delle linee private low cost che hanno preso il nome dell’attuale presidente perché fu proprio lui, nel 2015, quando era ministro dell’Economia, a liberalizzare tutte le tratte coperte dai pullman di linea.

Ma saranno comunque in quantità minima rispetto alle necessità, così come la decina di battelli sul fiume che annunciano di voler sostituire i trasporti bloccati o i 50 dirigenti delle ferrovie che hanno seguito un corso accelerato per guidare i treni.

(di Tullio Giannotti/ANSA)