Dazi: Brasile, industria acciaio denuncia rappresaglia Trump

Produzione di acciaio grezzo in una azienda siderugica in Brasile. (Fismic Terni)

SAN PAOLO. – In aperto dissenso con il presidente Jair Bolsonaro, l’Istituto Brasiliano dell’Acciaio (Iab) ha espresso oggi la sua “perplessità” riguardo all’annuncio, da parte di Donald Trump, di dazi sulle importazioni Usa di acciaio ed alluminio dal Brasile e l’Argentina, che ha definito “una rappresaglia” che “stona fortemente con i rapporti di partnership che esistono fra i nostri due Paesi”.

In un comunicato ripreso dai media locali, l’Iab ha osservato inoltre che l’imposizione di sovrattasse sull’importazione di acciaio risulterebbe nociva anche per l’industria metallurgica americana, “che ha bisogno dei semilavorati importati dal Brasile per poter far funzionare le sue fabbriche”.

In quanto alle accuse di Trump, secondo il quale Brasile ed Argentina stanno orchestrando una “massiccia svalutazione delle loro valute, che non va bene per i nostri agricoltori”, l’Iab ha sottolineato che in Brasile “il mercato dei cambi è libero, e non esiste nessuna iniziativa volta a svalutare artificialmente il real”, per cui “la decisione di tassare l’acciaio brasiliano come metodo per compensare gli agricoltori americano non è altro che una rappresaglia” contro il paese latinoamericano.

Analisti economici citati dai media locali, inoltre, hanno indicato che la svalutazione del real -che ha accumulato una perdita del 9,43% su dollaro durante il 2019- è dovuta non alla volontà politica del governo Bolsonaro ma piuttosto ad altri fattori, come la differenza fra i tipi di interesse nei due paesi, l’esplosione delle proteste sociali in America Latina e la guerra commerciale in corso fra Stati Uniti e Cina.

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