Mille trattori invadono Parigi, “Macron rispondici”

Agricoltori francesi scaricano balle di fieno ai Champs-Elysees Avenue a Parigi come parte della protesta contro il governo. (AFP/Philippe LOPEZ)

PARIGI. – Blocchi, trattori e balle di fieno: centinaia di agricoltori hanno invaso Parigi per manifestare la propria “esasperazione” rispetto alle crescenti difficoltà economiche e per invocare un rapido intervento del presidente Emmanuel Macron.

“Macron rispondici”, è stato il grido di battaglia dell’inconsueta giornata, cominciata all’alba quando un migliaio di trattori, giunti da sei diverse regioni di Francia, ha proceduto a rallentamenti e blocchi del traffico, con l’interruzione del Boulevard Périphérique, l’anello stradale che circonda la capitale.

Una giornata di proteste indetta dai sindacati Fnsea e Jeunes Agriculteurs, furiosi per i prezzi considerati troppo bassi e le regolamentazioni eccessive che strozzano le campagne.

In parallelo, circa 200 agricoltori, giunti a piedi o in auto, hanno bloccato l’avenue degli Champs-Elysées teóricamente vietata alle proteste, rovesciando balle di fieno davanti al ristorante Fouquet’s.

Ingente lo schieramento di agenti in tenuta antisommossa che, dinanzi al locale simbolo del lusso parigino, hanno circondato i manifestanti per scongiurare i danni verificatisi ai tempi dei gilet gialli. Danni che però non ci sono stati.

Secondo un conteggio ufficiale diffuso a fine pomeriggio dal ministero dell’Interno, i mezzi agricoli che hanno battuto oggi il selciato della Ville Lumière sono stati 1.086, “numeri importanti, segno di una grossa mobilitazione”, ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura, Didier Guillaume, che fin dall’inizio della protesta ha cercato di evitare gli strappi, mostrandosi estremamente comprensivo e solidale con i manifestanti.

“Sostengo la rabbia degli agricoltori e questa manifestazione”, ha detto Guillaume ai microfoni di radio Europe 1. Un modo per tendere la mano al mondo agricolo, in un contesto sociale già altamente esplosivo, con gli scioperi e le proteste indetti per il 5 dicembre contro la riforma previdenziale voluta da Macron.

La protesta degli agricoltori ha riguardato anche altre città di Francia, come Lione o Le Mans. A Tolosa, i manifestanti hanno invaso un mercato per denunciare la “distorsione della concorrenza” tra i prodotti francesi e quelli esteri.

Alcuni sindacalisti si sono inoltre scagliati contro gli accordi di libero scambio sanciti dall’Unione europea, ritenuti ingiusti, e hanno chiesto di incontrare Macron.

L’esasperazione delle campagne non riguarda solo la Francia: proprio ieri una simile protesta era stata inscenata dagli agricoltori tedeschi a Berlino. Cinquemila i trattori e i mezzi pesanti contati dinanzi alla porta di Brandeburgo.

(di Paolo Levi/ANSA)

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