Alitalia in un limbo dopo la defezione di Atlantia

Alitalia vola in un "limbo". (alitalia.com)

ROMA. – Alitalia resta nel limbo dopo la defezione di Atlantia. “Oggi siamo nella situazione di attesa della verifica che stanno facendo i commissari ed in attesa che relazionino Patuanelli – ammette il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Paola De Micheli – spiegando “che stiamo facendo delle valutazioni legate a questioni regolatorie”.

E lo stesso ministro dello sviluppo economico ribadisce il concetto: per Alitalia “non c’è una soluzione di mercato al momento, dobbiamo capire come crearla o come fare azioni che ci portino, un range di tempo compatibile con la dotazione economica che oggi ha la struttura commissariale, a trovare soluzioni diverse”.

E si tratta quindi di capire come allocare i 400 milioni che il governo ha destinato alla compagnia con il decreto fiscale in via di approvazione. “Ha una copertura legislativa che riguardava la costituzione di quel mandato. Vediamo cosa succede adesso, e come eventualmente modificare il mandato e la destinazione dei 400 milioni”, spiega Stefano Patuanelli in attesa di ricevere in settimana i tre Commissari e leggere la loro relazione e le loro proposte.

Anche se la strada da seguire non offre intuitivamente molte alternative al rilancio se non lo spezzatino, sebbene il presidente dei deputati Pd, Graziano Delrio, lo definisca inaccettabile.

Tra gli interlocutori da considerare in questo momento e sotto questo aspetto c’è la Commissione Ue che si è insediata giusto oggi. “Stiamo interloquendo – dice il ministro pentastellato – dopodiché se si riesce a dimostrare che i land tedeschi sono soggetti privati, siamo certi di poter dimostrare che non siamo di fronte ad aiuti di Stato per una società che è in difficoltà e che ha una struttura commissariale con un mandato”.

È necessario mettere al più presto fine all’amministrazione straordinaria, avverte Stefano Fassina (Leu) e “avviare un’adeguata gestione pubblica del vettore, delle attività di handling e di manutenzione. Una gestione pubblica temporanea, finalizzata a affrontare le cause strutturali, interne e esterne all’azienda”.

Il mondo sindacale torna nel frattempo a far sentire la propria voce e il leader della Uil, Carmelo Barbagallo che chiede al Governo di decidere, altrimenti “metteremo in campo iniziative a partire dai prossimi giorni”.

Escludendo un ritorno in campo dell’ipotesi Consorzio con Fs e Atlantia gli scenari possibili restano però due: la nazionalizzazione o una nuova gara. Bisognerà capire inoltre se resteranno i tre commissari attuali o si cambierà.

“Credo che i commissari di Alitalia abbiano svolto il loro lavoro in condizioni molto complicate e nel modo migliore possibile”, afferma Patuanelli, sottolineando che “in condizioni molto complesse hanno fatto il miglior lavoro che potevano fare”.

Circola sempre l’eventualità di un supercommissario così come di un intervento pubblico in forme da studiare in stile Iri (un carrozzone in salsa Pd-M5S afferma Claudia Porchietto di Forza Italia).

Ma la cosa importante da stabilire a questo punto è soprattutto cosa si metterà nel caso a gara. La compagnia potrebbe essere separata in due o tre pezzi, tra volo, manutenzione ed handling e a quel punto potrebbe essere Lufthansa l’acquirente a cui guardare.

Lascia un commento