Cala la fiducia delle famiglie, “pesa l’incertezza”

Una giovane osserva un capo d'abbigliamento in un negozio con saldi.
Una giovane osserva un capo d'abbigliamento in un negozio con saldi. (ANSA)

ROMA. – Italiani meno ottimisti. La fiducia dei consumatori a novembre retrocede ai livelli di oltre di due anni fa. Il “sentiment” delle imprese resta piatto, appesantito ancora una volta dalla manifattura.  L’Istat fotografa così un Paese che arriva alla fine dell’anno con il morale basso.

Preoccupa soprattutto lo stato di salute dell’economia. In particolare le famiglie temono un aumento della disoccupazione.

Di “pessimi segnali” parla il Codacons, puntando il dito contro la legge di Bilancio. Lo stesso fa l’Unione nazionale consumatori, definendo addirittura “shock” i dati dell’Istituto nazionale di statistica. Se questi sono gli umori, è il ragionamento, le speranze di un Natale ricco si affievoliscono.

Confesercenti confida almeno sul Black Friday, che quest’anno cade il 29 novembre. Secondo il sondaggio condotto con Swg sarebbero infatti oltre 16 milioni, quasi 4 milioni in più del 2018, gli italiani pronti a cogliere l’opportunità dei super sconti dell’ultimo venerdì del mese.

Intanto, però, l’Istat misura una fiducia che per i consumatori si ferma a 108,5. Un indice così basso non si vedeva dal luglio del 2017. I giudizi e le attese sulla situazione economica del Paese, in particolare sul mercato del lavoro, scendono ai livelli di cinque anni fa, d’inizio 2015.

Un po’ meglio va se si circoscrivono opinioni e aspettative al proprio ambito famigliare. I tecnici dell’Istat chiamano “la componente personale”. É quindi tutto quello che c’è intorno a preoccupare.

Per le imprese tra ottobre e novembre non è sostanzialmente cambiato nulla: l’indice della fiducia resta stabile (a 99,1 da 98,9). I servizi tengono, mentre l’industria continua a mostrare “incertezza”. É la manifattura ad avere il motore inceppato. Lo stato d’animo degli imprenditori del comparto peggiora. Il termometro dell’ottimismo si ferma ai minimi da ottobre 2014.

“La forte diminuzione della fiducia delle famiglie rischia di avere effetti deprimenti sui prossimi consumi di Natale”, avverte il presidente del Codacons, Carlo Rienzi.

Gli italiani “bocciano la manovra del Governo”: è la deduzione che fa il Massimiliano Dona, alla guida dell’Unc. Ridurre subito l’Iva su “pannolini, latte in polvere e assorbenti femminili” potrebbe aiutare, secondo Federconsumatori.

“L’opportunità” del Black Friday sarà assorbita soprattutto dalle vendite online, stima Confesercenti, calcolando una spesa media di 107 euro a testa che frutterà ricavi per 1,7 miliari.

Anche perché le promozioni si estenderanno a tutto il weekend, è la previsione. Lo shopping dovrebbe poi riversarsi in primis su oggetti tecnologici, elettrodomestici inclusi, e abbigliamento.

Il tutto si traduce in lavoro “extra” per chi opera nel settore. Ma “non vengono riconosciuti gli straordinari”, protestano un centinaio di corrieri che scaricano per Amazon, in sciopero davanti alla sede di Brandizzo (Torino). “Amazon ci aumenta il lavoro tutti i giorni, siamo passati da 110 e 142 fermate per la consegna pacchi. Eppure non si vuole sedere al tavolo con noi”, lamentano i trasportatori.

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