Maltempo: defluisce piena del Po, resta allerta rossa

Allagamenti a Litta Parodi in provincia di Alessandria.
Allagamenti a Litta Parodi in provincia di Alessandria. ANSA/Dino Ferrertti

BOLOGNA. – Gli esperti parlano di una “piena lunga” paragonandola a quella del 2014 quando il Po arrivò nella storica stazione di rilevamento di Boretto (Reggio Emilia), a quota 8,18 metri, cifre comunque lontane dal record dei 9,02 metri del 2000. Q

uesta volta in mattinata l’acqua del grande fiume nel Reggiano ha toccato i 7,67 metri per poi raggiungere l’apice nel pomeriggio a 7,75, quando ha invaso le cosiddette ‘golene aperte’, cioè quelle più vicine agli argini maestri, di Fogarino (Luzzara) e Cinta Boschetto (Brescello), ma ora il livello è tornato a scendere e, a meno di peggioramenti, calerà progressivamente lungo tutta l’asta.

L’allerta per criticità idraulica rimane comunque rossa e c’è stata, in Emilia, dove ha ripreso a piovere, un’ulteriore proroga: almeno per tutto domani, 28 novembre, gli argini rimarranno controllati 24 ore su 24 e la protezione civile mobilitata.

Le prefetture stanno seguendo passo passo l’evoluzione dell’onda, con più riunioni durante il giorno insieme ai tecnici della Regione e dell’Aipo. Filtra attenzione, non emergenza. Con il colmo che è ormai passato in Lombardia, con danni inferiori alle preoccupazioni della vigilia tra Mantovano e Cremonese, misure più significative che da altre parti sono state prese nel Reggiano, dove un’intera frazione, Ghiarole, con oltre 200 persone, è stata sfollata e tale rimarrà anche domani.

Sempre in provincia di Reggio Emilia sono stati chiusi due ponti che passano sul fiume, mentre per domani si va verso la riapertura delle scuole a Brescello, dove oggi le lezioni erano state sospese. Aipo ha riferito, per la provincia di Parma, che non ci sono stati problemi particolari, salvo accenni di fontanazzi a Sacca di Colorno e a Roccabianca. La sorveglianza arginale da parte dei tecnici anche qui continuerà per tutta la notte con il rinforzo del numero dei volontari.

In provincia di Ferrara, invece, è stata esclusa, al momento, l’esigenza di chiudere o limitare al traffico i ponti di attraversamento, compreso quello sull’A13, ma un po’ ovunque è stata anche disposta l’evacuazione dei residenti dalle aree golenali, come avviene sempre in questi casi. Anche in Veneto la Regione ha conferma lo stato di allarme nella zona ‘D’ (Po, Fissero-Tartaro-Canalbianco-Basso Adige).

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