Alitalia: Soluzione di mercato non c’è. Scelte difficili

Trattative per nuova Alitalia non atterrano. (alitalia.com)

ROMA. – Il governo ammette che per Alitalia “non c’è una soluzione di mercato a portata di mano”. Il premier Giuseppe Conte e il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, usano le stesse parole.

Non si può fare quindi a meno di valutare delle “alternative”, posto che la proroga al consorzio con Atlantia non sarebbe più da contemplare. “Quella strada non c’è più”, sentenzia Patuanelli.

“Resta la disponibilità di Fs, di Delta, vediamo se si confermerà l’interesse di Lufthansa”, spiega Conte.

Ripercorrendo la storia della compagnia aerea Patuanelli ricorda come la privatizzazione finora è stata solo tentata e mai realizzata con successo. Tanto che il ministro si dichiara pronto a tornare a un sistema delle partecipazioni statali come accadeva ai tempi dell’Iri.

“É arrivato il momento di prendere decisioni difficili e ragionare per creare valore”, è il suggerimento che arriva dal vice ministro dello Sviluppo, Stefano Buffagni. “Non possiamo continuare a permettere che sia un buco nero delle casse dello Stato”, dice senza mezzi termini.  Oggi il problema starebbe nella sua dimensione, una taglia media che non fa gola.

Alitalia “è troppo grande per essere piccola e troppo piccola per essere grande”, riassume Patuanelli, pur contrario allo spezzatino.

Intanto ancora non ci sarebbe stato l’incontro con i commissari (Enrico Laghi, Daniele Discepolo e Stefano Paleari). Ma in settimana i tre dovrebbero vedere Patuanelli e presentare la loro relazione e le loro proposte.

Ancora quindi un po’ di tempo per capire se davvero il consorzio con Fs, Delta e Atlantia sia andato del tutto a monte dopo che, come spiegato da Patuanelli in commissione al Senato, quest’ultima si “è sfilata”.

Intanto, nei giorni segnati dal maltempo, la partita con la holding dei Benetton sulle concessioni autostradali cade ancora più sotto i riflettori. Secondo Patuanelli  “il sistema, a prescindere da Aspi, necessita di una revisione totale”.

Ricapitolando, gli scenari possibili, tolta la riproposizione del consorzio, prevedono: la nazionalizzazione o una nuova gara. In quest’ultimo caso il governo dovrebbe trovare il modo per legare alla nuova procedura il finanziamento di 400 milioni.

E poi bisognerà capire se resteranno i tre commissari attuali o si cambierà. Quanto all’ipotesi di un supercommissario per Buffagni vanno fatti degli “approfondimenti normativi”.

Ma soprattutto cosa si metterà a gara? La compagnia potrà essere separata in due o tre pezzi, tra volo, manutenzione ed handling?. E quel punto sarà Lufthansa l’acquirente a cui guardare? La Uiltrasporti teme “un accordo segreto” in due step tra Italia e Germania per rimpicciolire prima la compagnia e poi consegnarla a Lufthansa.

La Filt Cgil davanti a questo quadro ribadisce lo sciopero del trasporto areo per il 13 dicembre. Preoccupazione esprime anche la Fit Cisl che lamenta di un clima di “confusione”.

Dure le opposizioni con il leder della Lega, Matteo Salvini, che, mettendo insieme la vicenda di Alitalia con quella dell’Ilva, parla dell’ennesima giornata di “disastri”.

(di Marianna Berti/ANSA)

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