Spunta quarta spia per la prima bomba atomica Usa

L'esplosione della bomba atomica lanciata dagli americani a Nagasaki. Putin
L'esplosione della bomba atomica lanciata dagli americani a Nagasaki.

WASHINGTON. – Spunta una quarta spia nel segretissimo Project Manhattan, il progetto per la prima bomba nucleare Usa. A scoprirlo dopo oltre 70 anni sono stati Harvey Klehr e John Earl Haynes, due storici americani autori di vari libri su spie sovietiche e il comunismo americano.

Il loro articolo, pubblicato su una rivista della Cia e basato su documenti declassificati russi e americani, getta nuova luce sulla rapidità con cui Mosca riuscì a far detonare nell’Asia centrale una bomba atomica quasi identica a quella fatta scoppiare 49 mesi prima nel deserto del New Mexico.

La spia si chiamava Oscar Seborer, nome in codice per i sovietici Godsend. Nato a New York nel 1921, era il figlio più giovane di una famiglia di immigrati ebrei polacchi che faceva parte di una rete di persone legate all’intelligence sovietica. Una famiglia di spie, perché lo furono anche due suoi fratelli.

Studiò ingegneria elettronica al college, poi nel 1942 si arruolò e fu mandato all’Oak Ridge complex in Tennessee, il braccio industriale del Manhattan Project. Quindi fu trasferito dal 1944 al 1946 a Los Alamos, il sito top secret degli esperimenti atomici, dove lavoravano anche le altre tre spie già note e ormai defunte: il fisico Klaus Fuchs, arrestato nel 1950 poco dopo la prima detonazione nucleare sovietica; il macchinista David Greenglass, in manette subito dopo, e Theodore Hall, il più giovane fisico a Los Alamos, identificato solo nel 1995, trasferitosi nel frattempo in Gran Bretagna e mai condannato.

Nel luglio del 1945 ‘Godsend’ faceva “parte di una unità che monitorava gli effetti sismici” della prima detonazione della bomba nucleare. Nel 1951, insieme a suo fratello più vecchio, Stuart, al cognato e alla suocera, fuggì dagli Usa in Urss, dove nel 1964 ricevette l’ordine della stella rossa, una prestigiosa onorificenza militare. Morì a Mosca nell’aprile del 2015 sotto il nome di Smith e ai funerali partecipò anche un agente dell’intelligence russa.

Come è stato identificato insieme ai suoi fratelli? Negli archivi del Kgb i due storici hanno scoperto che esisteva un gruppo di talpe negli Usa noto come “Relative’s group”. Tre componenti erano fratelli e i loro nomi in codice erano Relative, Godfather e Godsend. Quest’ultimo da Los Alamos forniva informazioni segrete su ‘Enormous’, il nome in codice del Kgb per il progetto Manhattan.

Poi nel 2012, in un file dell’Fbi sugli informatori che si erano infiltrati nel partito comunista in Usa, emersero riferimenti ai Seborers e il puzzle fu completato: Oscar era Godsend, Stuart era Godfather e il loro fratello più vecchio era Relative. Stuart dovrebbe essere ancora vivo a Mosca e forse aiutò Oscar nello spionaggio, mentre Relative probabilmente rimase negli Usa.

L’Fbi venne a sapere nel 1955 della defezione di Seborer ma tenne segreta l’informazione per non compromettere le fonti, alcuni infiltrati nel partito comunista in Usa grazie all’ operazione ‘Solo’. Uno dei file declassificati cita un membro del ‘Relative’s Group’ che dice ad un informatore che Seborer “consegnò la formula per la bomba ‘A'”. Ma i due storici avvertono che bisogna attendere la declassificazione di altri documenti per stabilire l’esatta natura dei ‘furti’ della spia.

(di Claudio Salvalaggio/ANSA)

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