Piove da venti giorni, Italia corridoio di perturbazioni

E' una frana la causa del crollo di una porzione di viadotto lungo l'autostrada A6 Torino-Savona.
E' una frana la causa del crollo di una porzione di viadotto lungo l'autostrada A6 Torino-Savona. ANSA/US VIGILI DEL FUOCO

ROMA. – Tre settimane di pioggia da primato, con quantitativi di precipitazioni pari a quelle di tutto l’autunno e casi di emergenza dal Veneto alla Liguria, al Piemonte, dalla Campania alla Calabria. Una situazione meteo eccezionale che – dicono gli esperti – ha una spiegazione ben precisa.

“Dai primi giorni di novembre si è creata una circolazione atmosferica molto particolare: un blocco anticiclonico sulla Penisola Balcanica e la Turchia e un’area di bassa pressione sulla Penisola Iberica. Con l’Italia in mezzo a far da corridoio per le correnti umide da Sud a Nord che passano sul Mediterraneo e scaricano poi sul nostro Paese l’effetto di tutte le perturbazioni in arrivo dall’Atlantico”, spiega Bernardo Gozzini climatologo del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).

“La buona notizia – continua – è che l’anticiclone che si era creato sulla Turchia si è spostato a Est e la bassa pressione sulla Penisola Iberica si sta spegnendo. Con la conseguenza per l’Italia che finalmente un nuovo orizzonte si sta aprendo. E, a parte la giornata di mercoledì, in cui ci saranno ancora piogge sul Centro-Nord, con fenomeni anche localmente intensi, già da domani in tarda mattinata in Liguria, Piemonte e al Centro la situazione meteo sarà in netto miglioramento. E anche per il resto della settimana”.

Gozzini indica anche che grazie al cambiamento della circolazione in atto sull’Italia, non più da Sud verso Nord ma da Ovest verso Est, si tornerà a una situazione climatica più tipica di questo periodo dell’anno. Le temperature resteranno più miti della media autunnale”.

E il freddo quando arriverà? “Ancora un po’ presto per delle previsioni precise, ma dai modelli meteorologici sembrerebbe che con l’arrivo di dicembre, le temperature dovrebbero abbassarsi”, conclude.

(di Silvana Logozzo/ANSA)

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