Hong Kong, Pechino vieta a Wong il viaggio in Europa

Studenti dentro il campus durante l'assedio delle forze di sicurezza all'Universitá Cinese a Hong Kong. Immagine d'archivio
Studenti dentro il campus durante l'assedio delle forze di sicurezza all'Universitá Cinese a Hong Kong. Immagine d'archivio. (ANSA/EPA))

PECHINO. – Joshua Wong non sarà nei prossimi giorni in Italia e in altri cinque Paesi europei: l’Alta Corte di Hong Kong ha respinto il ricorso dell’attivista pro-democrazia contro il divieto d’espatrio deciso da un tribunale l’8 novembre, motivando la decisione con il pericolo di fuga.

Nel giorno in cui Pechino ha rivendicato la titolarità única sui giudizi di costituzionalità sulle vicende dell’ex colonia e gli studenti irriducibili arroccati nel campus del Politecnico si sono assottigliati a un centinaio, Wong ha visto sfumare il suo viaggio per perorare la causa democratica dell’ex colonia.

Libero su cauzione da fine agosto e sott’indagine per aver preso parte a manifestazioni non autorizzate, avrebbe dovuto recarsi anche a Milano avendo tra gli appuntamenti italiani la partecipazione a un evento della Fondazione Feltrinelli del 27 novembre.

“Privandomi della libertà di movimento, la Corte ha imposto una punizione aggiuntiva prima che sia provata la colpevolezza”, ha detto Wong, in un commento sui social rilanciato da Demosisto, il partito di cui è co-fondatore.

Ma non ha mancato di lanciare un appello all’Italia. “Chiediamo al governo che sostenga il processo di democratizzazione, perché non stanno prendendo di mira solo i manifestanti, ma anche giornalisti, soccorritori, infermieri e dottori.  Stiamo soffrendo una crisi umanitaria”, ha affermato in un’intervista, aggiungendo che “da 6 sei mesi a oggi hanno arrestato 5mila persone, da sabato ne sono arrestate 1.500. Questo dimostra la violazione dei diritti umani, le persone di Hong Kong sono state rapite e portate in Cina”.

Secondo Demosisto, l’Alta Corte ha operato sotto una pesante pressione a causa delle critiche partite da Pechino all’indomani del giudizio di incostituzionalità dato dalla stessa Corte al bando sull’uso delle maschere in eventi pubblici.

Sul punto, Pechino ha espresso condanna. “Nessun’altra istituzione ha diritto di giudicare o prendere decisioni se non il Comitato permanente del Congresso nazionale del popolo”, ha rilevato in una nota Zang Tiewei, portavoce della Commissione sugli Affari legislativi.

“Stiamo considerando le opzioni e i suggerimenti avanzati dai deputati del Congresso nazionale del popolo”, ha aggiunto Zang, che ha fatto intendere la possibile adozione di iniziative, senza fornire dettagli. La Costituzione della Cina e la Basic Law, la mini-Costituzione di Hong Kong, “formano le basi costituzionali della regione amministrativa speciale”.

Se una legge dell’ex colonia sia conforme alla Basic Law è competenza “solo del Comitato permanente del Congresso e nessun altro organo ha il diritto di giudicare o di decidere”.

La governatrice Carrie Lam, intanto, ha spiegato che tra le 600 persone andate via dal campus di PolyU, assediato dalla polizia da tre giorni, c’erano anche 200 minori: la resa senza condizioni annunciata dalla polizia include l’immediato arresto una volta usciti dalla struttura, ma la governatrice ha detto che i manifestanti con meno di 18 anni sarebbero stati identificati, senza scongiurare possibili indagini future. I viveri e le scorte nel Politecnico sono agli sgoccioli.

“I rivoltosi devono arrendersi: fermare la violenza, lasciare le armi e seguire le indicazioni della polizia”, ha chiarito la governatrice per la quale non c’è la necessità di chiedere aiuto all’Esercito di liberazione popolare, le forze armate cinesi, fino a quando governo e polizia riusciranno a gestire gli eventi.

Domani, intanto, riaprono le scuole, dalle elementari alle superiori, grazie alla “situazione più stabile”, ha scritto in una nota l’Ufficio per l’Educazione. La convinzione è che le ultime resistenze possano cadere a breve, evitando il rinvio delle elezioni locali distrettuali del 24 novembre.

(di Antonio Fatiguso/ANSA)

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