Brasile: La storia della moda italiana in mostra a S.Paolo

Alcuni modelli nella mostra della Storia della moda italiana a Sao Paolo. (El Pais)

SAN PAOLO. – Raccontare la storia della moda italiana è tornare alla culla degli stilisti di spicco che hanno segnato epoche.

La mostra “Dressing the Time – 70 Years of Italian Fashion”, in corso fino al 2 febbraio 2020 presso il Tomie Ohtake Institute di San Paolo, registra l’influenza dell’Italia nella formazione della cultura della moda internazionale.

Nell’esposizione, il visitatore passerà attraverso sette decenni di storia della moda italiana riassunti in 45 look da 29 designer.

Gli articoli sono stati selezionati da una collezione di seimila pezzi, inclusi accessori e abbigliamento, dai collezionisti Enrico Quinto e Paolo Tinarelli, e sono curati dallo storico della moda Joao Braga.

“Tutti i look aiutano a ricostruire tre periodi chiave per lo sviluppo della moda italiana contemporanea”, ha spiegato il curatore all’ANSA.

Secondo Braga, la prima fase riguarda gli anni ’50 e ’60, quando l’industria in Italia iniziò a riprendersi dalla crisi del dopoguerra sotto l’influenza francese. In questo periodo, spiccano produzioni di grandi nomi del settore, come Emilio Schuberth, Sorelle Fontana, Roberto Capucci ed Emilio Pucci.

Il secondo blocco dello spettacolo ritrae gli anni ’70 e ’80, un tempo che unisce le opere di designer che hanno aggiornato la moda italiana associandola al design e alla produzione industrializzata, il cosiddetto prêt-à-porter.

“In questa parte, è possibile dare un’occhiata ai look di marchi famosi come Valentino, Fendi, Giorgio Armani, Franco Moschino, Gianni Versace e molti di loro hanno ricevuto influenze dalla moda inglese, un po’ giovane e trasgressiva”, ha dichiarato Braga.

La terza e ultima fase della mostra presenta opere dalla fine del XX secolo ad oggi, che mostrano la reinvenzione di case tradizionali come Prada e Gucci, nonché abiti di Dolce&Gabbana, Versace, Roberto Cavalli e Fausto Puglisi.

Secondo lo storico, questo è il momento “più glamour” in cui “la moda italiana si riconosce in ciò che è sempre stato storicamente peculiare: nelle intensità”.

“C’è un nuovo gusto associato a esagerazioni, esotismo, lussi e altre caratteristiche di esuberanza”, ha detto Braga.

Più che mostrare la storia e la tradizione di 70 anni del settore, l’iniziativa mira a “mostrare la fedeltà nel modellare l’identità della moda del paese”.

“La moda italiana è potente per l’uso e la combinazione di colori, la presenza di stampe e l’apprezzamento della tradizione artigianale”, ha concluso Braga.

(di Luciana Ribeiro/ANSA)

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