ROMA. – Azioni concrete per la tutela delle foreste e del suolo agricolo prendono il via su scala globale, con la Fao che ha lanciato un nuovo programma da 7,1 milioni di dollari per un’operazione-trasparenza sui dati forestali, in particolare nei Paesi in via di sviluppo. Intanto in Italia arriva la “Carta di Matera”, atto finale del XVII congresso nazionale dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali (Conaf), che individua un piano d’azione da qui al 2030 per la sostenibilità.
Il programma dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura è rivolto principalmente a 26 Paesi in Asia, Africa e America Latina – e più in generale a circa 185 Stati e territori che rientrano nella rete globale dei corrispondenti nazionali del Rapporto Valutazione delle Risorse Forestali Mondiali.
“Molti paesi in via di sviluppo – ha sottolineato Hiroto Mitsugi, vicedirettore generale del Dipartimento Forestale della Fao – non sono in grado di generare dati forestali affidabili sui loro progressi nell’azione climatica. Il programma fornirà un’indispensabile piattaforma per elaborare dati più trasparenti, e consentirà ai paesi di raccogliere, analizzare e diffondere dati migliori, come previsto dall’Accordo di Parigi”.
Il programma è cofinanziato dal Gef (Fondo Mondiale per l’Ambiente) per 1,9 milioni di dollari e dalla Fao per 5,2 milioni di dollari, e mira a sostenere i Paesi nell’implementazione dell’Accordo di Parigi. Il monitoraggio e il reporting sullo stato delle foreste e sul cambiamento di utilizzo delle terre sono essenziali per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
Perciò Fao avvia un corso di e-learning sulla trasparenza, rivolto a personale forestale governativo e workshop sub-regionali e nazionali in Asia, Africa, America Latina e Caraibi. Nelle scorse settimane, il Direttore Generale della Fao, Qu Dongyu, ha annunciato l’iniziativa “Una Grande Muraglia Verde per le Città”.
Entro il 2030, l’ambizioso progetto aiuterà diverse città a convertire circa 500.000 ettari di terra in nuove foreste urbane, e a ripristinare o gestire correttamente circa 300.000 ettari di foreste naturali esistenti nella regione del Sahel e in Asia Centrale. Secondo le previsioni, una volta ultimata, la Muraglia dovrebbe catturare ogni anno da 0,5 a 5 gigatonnellate di anidride carbonica (CO2).
Sul fronte nazionale, i Dottori Agronomi e Dottori Forestali, riuniti in congresso a Matera, hanno individuato le priorità per lo sviluppo sostenibile in 4 ambiti: sicurezza alimentare; città vivibili; sicurezza ambientale; gestione sostenibile delle foreste. La Carta di Matera “è un manifesto, – ha detto il presidente Conaf, Sabrina Diamanti -. Vogliamo che rappresenti una dichiarazione d’intenti rivolta a tutto il settore primario, e una base di partenza per un lavoro in collaborazione aperta e cooperativa”.
(di Alessandra Moneti&ANSA)