Berlino celebra i 30 anni senza Muro con musica e luci

Due soldati di Germania dell'Est osservano i tedeschi arrivare al muro di Berlino ormai caduto il 9 novembre 1989. (Rai News)

BERLINO. – Con un caleidoscopio di gesti simbolici e discorsi commemorativi, spettacolari installazioni e immagini storiche sui maxischermi, Berlino si appresta a celebrare domani il trentennale della caduta del Muro.

La giornata comincerà già alle nove e mezza con l’arrivo al palazzo presidenziale Bellevue dei capi di Stato di Polonia, Ungheria, Repubblica ceca e Slovacchia, i Paesi del blocco comunista sbriciolatosi dopo il 1989.

I presidenti visiteranno il Memoriale del Muro che conserva impianti di confine con tutte le loro installazioni, compresa la striscia della morte, oltre a 212 metri della barriera di cemento che divise Berlino e il mondo per 28 anni.

Il Memoriale sorge lungo la Bernauer Strasse, la via delle iconiche immagini del poliziotto che salta il filo spinato e dell’anziana calata da una finestra prima che fosse murata nell’agosto del 1961.

Presso l’articolato complesso del Memoriale è in programa fra l’altro un discorso del presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, una commemorazione con la cancelliera Angela Merkel nella Cappella della riconciliazione e l’accensione di candele  al Monumento nazionale per le vittime della dittatura comunista.

Più di centomila cittadini della Ddr cercarono di fuggire oltrepassando il confine tra le due Germanie o il Muro di Berlino e più di 600 morirono: solo nella città divisa le vittime furono almeno 140.

Saranno presenti a Berlino pure diversi ministri degli Esteri, tra cui il titolare della Farnesina Luigi Di Maio, cui è stato riservato un colloquio bilaterale con il collega tedesco Heiko Maas proprio in un giorno tanto fatidico.

Lo spettacolo – definito “crossmediale” perché composto da musica, video, recitazione, giochi di luci e racconti di testimoni dell’epoca – comincerà alle 18 e si svolgerà alle spalle della Porta di Brandeburgo, le colonne sormontate dalla quadriga di Johann Gottfried Schadow che sono il simbolo di Berlino.

Si preannunciano un megaschermo sferico e una folla di decine di migliaia di persone sovrastate da un’installazione intitolata ‘Vision in Motion’: un tendone fluttuante lungo 150 metri e composto da centomila strisce variamente colorate su cui 30 mila tedeschi hanno scritto speranze e messaggi.

Daniel Barenboim, ormai veterano dei concerti per i giubilei della caduta del Muro alla Porta di Brandeburgo, dirigerà una Quinta sinfonia di Beethoven eseguita dall’orchestra della Staatsoper di Berlino. L’esecuzione verrà accompagnata da immagini e filmati storici che ripercorrono la storia del Muro.

Ma ci sarà anche tanta altra musica, tra cui quella di Westbam, uno dei dj techno e musicisti elettronici più famosi di Germania, che sarà introdotto da uno spettacolo di luci al laser.

Insomma, sarà una mega-festa sul cui sfondo resta comunque un sondaggio pubblicato proprio alla vigilia che conferma come quasi un tedesco orientale su due (il 46%) si senta ‘un cittadino di serie B’ ancora 30 anni dopo la caduta del Muro.

(di Rodolfo Calò/ANSA)

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