Italiani analfabeti di finanza, il 30% non conosce il cc

Il 54% degli italiani non sa eseguire un calcolo percentuale. (Advise Only)

ROMA. – Gli italiani continuano a essere un popolo di risparmiatori (seppure in lieve calo rispetto al passato), ma restano al palo quando si tratta di mettere alla prova le loro competenze finanziarie.

Basti sapere che in tre su dieci non sanno cosa sia un conto corrente e, men che meno, conoscono degli strumenti finanziari un po’ più complessi come le azioni e le obbligazioni.

A puntare l’attenzione sul grado di educazione finanziaria degli italiani è la Consob che nel suo Rapporto 2019 sulla scelte di investimento delle famiglie mette in luce il fatto che il 21% degli intervistati non conosca nessuna delle nozioni finanziarie di base, come ad esempio l’inflazione, la relazione rischio-rendimento, la diversificazione degli investimenti e le caratteristiche dei mutui.

Che gli italiani siano poco ferrati sulle materia finanziarie lo dice anche il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, che nel suo discorso di inaugurazione dell’anno accademico 2019-2020 dell’Università di Cagliari, ha fatto notare come le conoscenze dei suoi concittadini in questo ámbito siano “basse nel confronto internazionale”, soprattutto per ciò che attiene “ai concetti di base e ai comportamenti nella gestione del risparmio”.

Restando in tema di educazione finanziaria, solo il 12% degli intervistati mostra padronanza di 4 dei 7 concetti presentati, mentre esclusivamente il 2% definisce correttamente tutte le nozioni.

Sulla consapevolezza del proprio livello di conoscenze finanziarie, poi, in media il 34% del campione mostra un disallineamento fra conoscenze reali e percepite, che si traduce in una sovrastima nel 14% dei casi.

Il problema, poi, non ha a che fare solo con la conoscenza della finanza ma risale alle lacune degli italiani anche con i calcoli più semplici. Gli intervistati, infatti, si connotano per un basso livello di capacità matematiche di base: il 54% del campione non è in grado di eseguire un semplice calcolo percentuale.

La mancanza di competenze finanziarie rischia soprattutto di impattare negativamente sul risparmio. Un maggiore orientamento alla pianificazione, con più partecipazione ai mercati finanziari e più attenzione alla sostenibilità, “non possono che rafforzare il sistema di tutela del risparmio, innestando un circolo virtuoso tra sistema finanziario individuale e crescita”, avverte il commissario Consob Carmine Di Noia.

Nel 2018, a risparmiare in modo regolare, soprattutto per motivi precauzionali è stato il 31% degli italiani (in calo rispetto al 33% del 2017), ma a colpire è specialmente il fatto che poco meno di 3 su 10 (il 26%) non accantonano nulla, perché le spese assorbono tutte le entrate famigliari.

La mancanza di risparmi è quindi il maggior deterrente all’investimento, seguito dalla mancanza di fiducia nel sistema finanziario. A prendere le decisioni finanziarie, infine, sono ancora soprattutto gli uomini.

Scelgono loro come investire i risparmi di famiglia nel 75% dei casi e sei volte su dieci condividono la decisione con il partner.

A testimoniare che l’economia e la finanza, però, non siano – ormai da tempo – materie di soli uomini, c’è il fatto che questo studio sia stato firmato da un team Consob di sole donne.

(di Maria Chiara Furlò/ANSA)

Lascia un commento