Sereni in Cile: “Vicini a popolo e istituzioni democratiche”

Un soldato vigila un locale commerciale saccheggiato da vandali durante le proteste in Cile. (BBC)

ROMA.  – “La missione in Cile avviene in un momento di particolare fermento sociale e politico”. Inizia così un post su Facebook da Santiago della Vice Ministra degli Esteri Marina Sereni.

“Lo scopo della visita – spiega Sereni – è al fondo uno solo: mostrare la vicinanza dell’Italia al Cile, al popolo e alle istituzioni democratiche del Cile. E obviamente anche cercare di capire su quali terreni sia possibile accompagnare il Cile in questo delicato passaggio”.

“Grazie al lavoro straordinario del nostro Ambasciatore Mauro Battocchi – prosegue la Vice Ministra – abbiamo potuto incontrare interlocutori importanti, a cominciare dal presidente del Senato Jaime Quintana e della Camera Ivan Flores, e dal gruppo di amicizia dei parlamentari cileni di origine italiana”.

Sulle manifestazioni a Santiago e in altre città del Paese, Sereni scrive: “Occorre dare risposte urgenti alla classe media, noi diremmo medio-bassa, che è enormemente aumentata nel corso dei trent’anni di democrazia ma che sente di non avere sufficienti diritti”.

“Servono misure urgenti e condivise per dare risposte concrete a chi scende per le strade pacificamente”, nota Sereni che, sugli scontri e disordini, aggiunge: “C’è poi il tema della violenza, quella delle frange di manifestanti che compiono atti vandalici e attaccano le forze di polizia, quella delle forze dell’ordine che sono sotto inchiesta da parte dell’Istituto dei diritti umani. La condanna della violenza è un punto da cui non si può prescindere. Isolare i violenti è importante prima di tutto per chi scende in piazza pacificamente”.

“Come si apre un dialogo con un movimento così ampio, senza leader formali, che si mobilita grazie alla rete?” s’interroga la Vice Ministro. “È in fondo il tema della crisi della política tradizionale e degli strumenti della democrazia rappresentativa che anche in Europa viviamo profondamente. Anche per questo – conclude Sereni – era ed è importante essere qui, al fianco del Cile”.

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