Plastic tax tappi e buste,rischio 100 euro a famiglia

Rifiuti di plastica.
Rifiuti di plastica. Ansalatina

ROMA. – Bottigliette per acqua e bibite, buste dell’insalata. Ma anche contenitori del latte in tetrapak e materiali per proteggere il trasporto di oggetti, come il polistirolo. I tappi e le etichette. É lunga la lista dei prodotti di plastica che saranno soggetti alla nuova “plastic tax” prevista dalla manovra.

La nuova tassa sulla plastica, dalla quale sono escluse quelle compostabili, ha già messo in allarme i consumatori: si teme che i nuovi costi saranno “scaricati” dalle aziende sui consumatori, con le famiglie che rischiano di spendere fino a 138 euro in più, secondo Federconsumatori.

Secondo i calcoli del Codacons la “stangata” può arrivare a 165 euro, considerando anche lo stop, sempre in chiave “ecologista”, alle agevolazioni sul gasolio per l’autotrasporto anche agli euro 3.

La tassa sulla plastica si applicherà a tutti i prodotti monouso, escluse le siringhe e taniche, secchi e i contenitori per custodire oggetti vari. Sono coinvolti, spiega la relazione che accompagna la bozza della legge di Bilancio, tutti i prodotti per  di contenimento, protezione, manipolazione o consegna di merci o di prodotti alimentari.

Tra questi appunto bottiglie, buste e anche le vaschette per gli alimenti, ma anche i contenitori in tetrapak utilizzati per latte, bibite o vini nonché i contenitori per detersivi realizzati in materiali plastici.

Coinvolti anche gli imballaggi in polistirolo espanso, i rotoli in plastica pluriball e le pellicole e film in plástica estensibili, che servono per la protezione o la consegna di prodotti come elettrodomestici o apparecchiature informatiche.

Accanto alla nuova imposta ‘ecologica’ il governo giallorosso introduce però anche degli incentivi “green” per le aziende che puntano a riconvertirsi alla produzione di bioplastiche. Queste imprese avranno a disposizione un credito d’imposta del 10% per le spese sostenute nel 2020 fino a un massimo di 20mila euro.