In fiamme il treno dei pellegrini in Pakistan, 74 morti

Il treno in preda alle fiamme nel Pakistan. (la Repubblica)

ROMA. – Un treno avvolto dalle fiamme in corsa attraverso la campagna, passeggeri che gridano terrorizzati e molti che si gettano dai finestrini rimanendo uccisi. Sono queste le scene raccontate dai sopravvissuti all’incendio sprigionatosi in Pakistan su un convoglio carico di pellegrini, tra i quali molti bambini, provocato dall’esplosione di un fornello a gas con il quale alcuni di loro si stavano preparando la colazione.

Il bilancio, comunicato alla fine della giornata dal ministro delle Ferrovie, è pesantissimo: almeno 74 morti e 37 feriti.

Sull’antiquata rete ferroviaria del Paese, a cui si aggiunge la cattiva gestione da parte delle autorità preposte, gli incidenti sono frequenti. Nel luglio scorso, ad esempio, almeno 20 persone erano rimaste uccise nel Punjab quando un treno passeggeri aveva tamponato un convoglio merci che si era dovuto fermare ad un passaggio a livello incustodito.

Ma quello di oggi, avvenuto nella stessa provincia nell’est del Paese, è un disastro ben più grave, non solo per il bilancio delle vittime ma anche per la dinamica.

Il ministro delle Ferrovie, Sheikh Rashid Ahmad, ha ammesso che la causa dell’incidente è un fornello a gas, e ha aggiunto che permetterne l’uso a bordo è stato “un errore”. Molti tra i passeggeri più poveri delle sovraffollate ferrovie pachistane hanno come abitudine quella di cucinarsi il cibo durante i lunghi viaggi.

Una pratica che sarebbe vietata, ma che le autorità hanno permesso sui treni in viaggio in questi giorni verso Lahore, dove è in programma un raduno religioso islamico, il Tablighi Ijtema, con la presenza prevista di centinaia di migliaia di pellegrini.

E proprio a Lahore doveva fare sosta il treno colpito dall’incendio, che effettuava servizio sulla tratta fra la città portuale di Karachi e Rawalpindi, vicino a Islamabad.

Le fiamme si sono sprigionate quando il convoglio era vicino alla città di Liaqatpur e si sono rapidamente diffuse a tre carrozze, due di seconda classe e una di prima.

Le prime testimonianze, ha fatto sapere il ministro durante una conferenza stampa nella vicina città di Multan, hanno permesso di accertare che il fornello esploso apparteneva ad alcuni pellegrini affiliati al Tableeghi Jamaat, un ordine di predicatori musulmani in viaggio per il pellegrinaggio.

Testimoni hanno riferito che il treno in fiamme ha percorso diversi chilometri prima di fermarsi, nonostante alcuni passeggeri avessero azionato i freni d’emergenza. Nel frattempo molte persone si sono lanciate fuori dalle carrozze per sfuggire all’incendio. Fonti mediche dell’ospedale di Liaquatpur, dove sono arrivati i corpi dei passeggeri rimasti uccisi, hanno detto che molti di loro presentavano ferite alla testa, riportate probabilmente nell’impatto con il terreno.

Il primo ministro Imran Khan di è detto “rattristato per la terribile tragedia”, ha fatto le condoglianze alle famiglie delle vittime e ha ordinato una “inchiesta immediata” sull’accaduto da completare in tempi brevi.

(di Alberto Zanconato/ANSA)

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