Lavoro: Ferie e permessi solidali entrano all’Ast

Lavoratori all'entrata della ditta Acciai speciali Terni. (Confartigianato Terni)

TERNI. – Ferie e permessi “solidali” entrano all’Acciai speciali Terni, dove per la prima volta negli oltre 130 anni di storia dello stabilimento i lavoratori potranno donare ore di congedo dal lavoro ad un loro collega, così da permettergli di assistere il figlio gravemente malato.

A prevederlo è un apposito accordo firmato con la direzione aziendale dalle rsu e dalle segreterie provinciali di tutti i sindacati rappresentati in fabbrica (Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl e Usb).

Il lavoratore interessato, costretto a lunghe permanenze lontano da Terni a causa della malattia del figlio minorenne, ha esaurito infatti tutti gli strumenti a sua disposizione che la legge ed il contratto prevedono.

Le sei sigle hanno dunque richiesto ad Ast di stipulare, in via eccezionale, l’intesa, in base alle quale entro il 31 dicembre ogni lavoratore dell’acciaieria potrà, su base volontaria, donare o cedere ore di permessi annuali retribuiti o ferie a favore del collega in difficoltà.

L’intenzione dei sindacati è però quella di rendere strutturato lo strumento della banca ore ferie o permessi “solidali“, estendendolo anche ad altri lavoratori che ne avranno eventualmente bisogno. Per questo con il management di Ast è stato deciso di riaggiornare un nuovo incontro sul tema entro il 31 gennaio prossimo, per verificare se ce ne siano le condizioni.

“Come organizzazioni sindacali – hanno commentato le segreterie di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl e Usb – riteniamo questa iniziativa importante e lodevole, certi che, a fronte di casi eccezionali come questi, i lavoratori di Ast non faranno venire meno il proprio contributo ed attenzione”.

“Basterebbe che ognuno dei 2.500 lavoratori di Ast donasse un’ora di permesso – ha sottolineato Gioacchino Olimpieri, segretario provinciale della Fismic – per permettere al lavoratore di usufruire di quasi un anno di congedo. Sarebbe un atto di solidarietà molto importante”.

Critici invece gli stessi sindacati nei confronti dell’azienda, accusata – al di là della stipula dell’accordo – di non aver “voluto contribuire in nessun modo e in nessuna misura in modo attivo a questa nobile iniziativa”.

L’Ast, interpellata in merito, non ha voluto commentare la posizione delle organizzazioni sindacali.

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