Calcio: Inter vince ma Conte lancia nuovo allarme

Il tecnico dell'Inter Antonio Conte
Il tecnico dell'Inter Antonio Conte (Ansalatina)

MILANO. – Nuovo allarme di Antonio Conte dopo che l’Inter, con il fiato corto, porta a casa la vittoria contro il Brescia. Il tecnico nerazzurro applaude alla prestazione dei giocatori, complimentandosi per la generosità dimostrata.

”Hanno fatto qualcosa di straordinario”, poi torna a sottolineare le difficoltà dell’Inter, assediata dagli infortuni, costretta a giocare sempre, o quasi, con gli stessi interpreti e con un calendario fittissimo: ”Ora dobbiamo solo prepararci alle prossime tre gare, in tutto saranno sette in venti giorni, davvero una anomalia. Sfido chiunque a giocarne quattro di seguito in nove giorni”.

Il martedì di Champions, poi l’anticipo col Parma, l’anticipo nell’infrasettimanale e di nuovo in campo sabato a Bologna. Un calendario “strano”, come lo ha definito Conte che probabilmente avrebbe voluto avere anche solo qualche giorno in più per far rifiatare la squadra e per preparare meglio le sfide, come accaduto alla Juventus.

Ma il vero problema per Conte è la mancanza di alternative per una squadra che ha faticato anche contro il Brescia, rischiando di subire il pareggio più volte a inizio ripresa. La società, al termine dell’assemblea dei soci di lunedì ha assicurato di voler cogliere le occasioni sul mercato ma ha negato che siano stati commessi degli errori e, anzi, ha predicato calma.

L’allenatore nerazzurro però sottolinea ancora una volta che bisogna rimediare agli sbagli commessi nella costruzione della squadra. La classifica, con l’Inter sempre in cima ad un solo punto dall’avvio record del 2017, non debe illudere: ”Non devo essere rasserenato, bisogna fare tesoro di quello che può capitare durante il percorso. Sono da quattro mesi qui e ho cominciato a capire cosa c’è dentro il pianeta Inter, che a giugno non conoscevo. In futuro bisogna cercare di evitare queste situazioni. La classifica è importante, ma non ci deve far chiudere gli occhi”.

Marotta si assicurerà un centrocampista ma la pista Vidal, che in settimana ha avuto solo parole positive per Conte esprimendo tutto il suo risentimento per le tante panchine col Barcellona, non sarà facile da ingaggiare.

Conte si aspetta risposte importanti dal club per continuare a sognare in grande. Intanto guarda con apprensione all’infermeria, perché per superare questo ciclo mancano ancora tre sfide: Bologna, il ritorno col Borussia Dortmund decisivo per la qualificazione agli ottavi di Champions League e il Verona.

Sono da valutare le condizioni di Sensi, che potrebbe rientrare per sabato, e Vecino, mentre è da capire la disponibilità di D’Ambrosio. Rientri che permetterebbero a qualche giocatore di rifiatare proprio in vista della sfida Champions di mercoledì.

Al di là delle polemiche, degli infortuni e della rosa ridotta ai minimi termini, Conte può essere soddisfatto delle risposte avute dalla squadra. Nel momento di difficoltà, Lukaku e Lautaro hanno trascinato l’Inter a suon di gol: dodici in dieci partite di campionato, meglio di Messi e Saurez a quota dieci come Mané e Salah al Liverpool).

A Brescia hanno segnato entrambi, l’argentino con una conclusione sporcata, Lukaku con un bellissimo tiro a giro dalla distanza. Il belga raggiunge le sette reti ma, a vederlo in mezzo ai compagni, sembra che il supporto più importante sia a livello psicologico.

L’abbraccio lungo, sentito, con Lautaro al termine della partita, è l’immagine che meglio rappresenta l’affinità tra i due ma anche l’attitudine da leader di Lukaku che incita i tifosi, applaude i compagni, incoraggia a stringere i denti.  Segna soprattutto fuori casa (5 gol su 7) ma arriverà a far esplodere con continuità anche San Siro.

A Bologna come col Borussia Dortmund mercoledì prossimo, saranno ancora una volta in campo insieme da primo minuto, cercando di segnare per alleggerire la pressione sui compagni affaticati.

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