Appello scienziati e ecologisti: “Basta false informazioni sul clima”

Studenti a Torino durante la manifestazione Fridays For Future per il clima.
Studenti a Torino durante la manifestazione Fridays For Future per il clima. Immagi8ne d'archivio.ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO

ROMA. – Il mondo della stampa ha “un compito molto importante, fare buona e corretta informazione”. Ed è anche questa che serve a vincere la sfida dei cambiamenti climatici, insieme con l’impegno di tutti, dalla politica alle imprese dai cittadini alle associazioni, al formazione e alla ricerca.

Questo il cuore della petizione #StopClimateFake, promossa da ecologisti e scienziati, tra cui Annalisa Corrado insieme con Rosy Battaglia, Stefano Caserini, Piero Di Carlo, Francesco Ferrante, Luca Mercalli, Rossella Muroni, Antonello Pasini e Gianni Silvestrini.

Il titolo è chiaro: basta alle ‘fake news’ sul clima, seguendo l’esempio di testate importanti dal respiro atlantico come la Bbc, del Guardian e di Le Monde. L’appello, che si può sottoscrivere su ‘change.org’, è stato presentato alla Camera (tra i partecipanti la vicepresidente di Legambiente Vanessa Pallucchi, l’attivista di Friday for future Italia Marianna Panzarino e l’ex europarlamentare Elly Schlein); è rivolto alla Federazione nazionale della stampa italiana e all’Ordine dei giornalisti, e punta a chiedere ai mezzi di comunicazione di “non dare più spazio a bufale o tesi antiscientifiche sul clima”.

“Chiediamo ai media italiani, e ce ne sono molti che hanno aderito a questa iniziativa – ha osservato Muroni – un dibattito e un confronto pubblico che dia atto da una parte della gravità della situazione e dall’altro della necessità di offrire risposte concrete. Nella lotta ai cambiamenti climatici il contributo della corretta informazione è importantissimo”.

E’ stato ricordato che la comunità scientifica internazionale è “unanime” e che “la sintesi dei suoi risultati, mostrata dai rapporti dell’Ipcc (gli scienziati che studiano il clima su mandato delle Nazioni Unite) parla chiaro: le attività umane hanno alterato il clima del nostro Pianeta”, per rimediare sono rimasti “una manciata di anni”. Per questo è “tempo di agire, non di confondere le idee. E per farlo serve anche la buona e corretta informazione”.

In rappresentanza della Fnsi e dell’Odg è intervenuto Roberto Natale che ha parlato dell’importanza per il giornalismo della “verità sostanziale”, ed è in questa chiave che ha affermato come non ci possa essere “par condicio tra vero e falso”; il tema dei cambiamenti climatici – ha concluso Natale ricordando quanto sia fondamentale la formazione per i giornalisti, e la creazione del corso di aggiornamento dedicato alla sostenibilità organizzato insieme con l’Asvis dell’ex ministro Enrico Giovannini – è ampio e tocca l’intera società.

L’appello chiede che “l’informazione italiana segua l’esempio della Bbc, del Guardian e di Le Monde e che non venga più dato spazio a notizie false e a posizioni antiscientifiche”; che “non si mettano sullo stesso piano le verità cui è giunta la comunità scientifica internazionale”. La raccolta firme proseguirà per tutto novembre; e prima della Cop25 (la Conferenza delle parti, il vertice mondiale sui cambiamenti climatici) verranno consegnate alla Fnsi e all’Odg.

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