Meno cittadini che ieri

Bambini in una scuola multirazziale
Bambini in una scuola multirazziale

Mentre ripartono in parlamento i lavori sull’esame della legge sulla cittadinanza che introduce il cosiddetto ius culturae, come rappresentato nei giorni scorsi dal presidente della Commissione Giuseppe Brescia, del Movimento 5 stelle, il Tribunale amministrativo del Lazio sta già emanando i primi provvedimenti sui ricorsi per l’ottenimento della cittadinanza italiana, in applicazione del “decreto sicurezza” n.113/2018. La questione all’esame del T.A.R. Lazio si riferisce al fatto che lo Stato Italiano impiega tempi lunghi per terminare la procedura per l’ottenimento della cittadinanza e che in caso di “silenzio” da parte delle Amministrazioni Statali sorge il diritto dell’interessato alla tutela giudiziale.

Attualmente, l’art. 14 del decreto sicurezza prevede che il termine di 48 mesi, già previsto dalla legge 91/1992, si applica anche ai procedimenti in corso al momento dell’entrata in vigore del decreto con la conseguenza che il T.A.R. deve emettere dichiarazione di improcedibilità oppure cancellazione del procedimento qualora non siano trascorsi quattro anni costringendo il ricorrente a ripresentare successivamente il ricorso.

Avv. Raffaele Mandato