Giallorossi uniti in Umbria, c’è Conte ma Renzi non va

Matteo Renzi, sullo sfondo Giuseppe Conte.
Matteo Renzi, sullo sfondo Giuseppe Conte. (ANSA)

PERUGIA. – La maggioranza giallorossa, con la sola eccezione di Matteo Renzi (“non ci siamo e non vogliamo esserci”, fanno sapere i renziani), scende in campo unita nella sfida umbra: venerdì mattina, sul palco dell’Auditorium San Domenico di Narni saliranno il capo politico M5S e ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, il segretario del Pd Nicola Zingaretti e il ministro Roberto Speranza (Leu).

Confermata la presenza del premier Giuseppe Conte per un evento che viene annunciato come prettamente “di governo”, malgrado cada l’ultimo giorno utile di campagna elettorale. Proprio il premier Giuseppe Conte, in visita all’azienda di Brunello Cucinelli, sottolinea di essere in Umbria “non per fare campagna elettorale”.

Dice la sua anche sull’evento di domani: “Sarà l’occasione per illustrare il decreto terremoto. E’ un fatto positivo che tutti i leader nazionali siano qui ma il voto in Umbria, con tutto il rispetto, non può essere – chiarisce il Presidente del Consiglio – un test decisivo per un governo che si compone di tantissimi punti programmatici”.

Ovviamente di parere opposto, i leader del centrodestra, a partire da Matteo Salvini, che sentono la vittoria a un passo. Nel suo ennesimo tour elettorale nella periferia di Perugia, l’ex vicepremier coglie infatti la palla al balzo per ribadire che a questo punto, nessuno può più considerare la sfida Tesei-Bianconi un semplice test locale. Appena trapela la notizia dell’evento ‘giallorosso’, commenta soddisfatto: “Va benissimo. Vuol dire che anche loro hanno capito che quello di domenica è un voto politico”.

Circa l’esito finale, l’ex ministro dell’Interno sembra più prudente dei giorni scorsi: “Non faccio previsioni su domenica, ma l’importante è vincere anche dello 0,1%”. Intanto, alla calata di ministri e leader di maggioranza, Matteo Salvini risponde schierando in forza, come testimonial d’eccezione, i governatori leghisti del Nord.

Giovedì sera, in un centro Congressi appena fuori Perugia, il “Capitano” parla a fianco con il Presidente lombardo, Attilio Fontana, il ‘Doge’, come lo chiamano i suoi, Luca Zaia, governatore del Veneto, e Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli. Insomma, anche in Umbria, Salvini ripropone un po’ il format di Piazza San Giovanni.

“Qui in Umbria vengono a parlare delle loro amministrazioni i governatori del Nord per far vedere cosa fa la Lega quando governa, le loro politiche sulla scuola, la casa, il lavoro: sempre prima agli italiani e poi al resto del mondo”.

Anche il Presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, tra Assisi, Foligno e Spoleto, sottolinea come l’eventuale vittoria della leghista Donatella Tesei, rappresenti anche un “simbolo politicamente rilevante”. “Espugnare un fortino rosso da 50 anni indica come le cose siano cambiate e che la maggioranza del Paese – conclude l’ex premier – sia ormai anti sinistra”.

Ottimista, infine, anche Giorgia Meloni, alla quale non risulta che il candidato ‘giallorosso’ sia in ripresa, come sostenuto da Nicola Zingaretti: “Se vede una rimonta della sua coalizione, vuol dire che ci crede. Io, andando in giro – assicura la Presidente di FdI – non vedo che ci sia questo sentimento: queste persone si sono messe insieme per interesse, per nascondere la loro debolezza, dietro a Bianconi per nascondere la loro impresentabilità. Questo però non rende il loro progetto più presentabile”.

Venerdì, a parte l’evento mattutino della maggioranza, gli ultimi botti di questa sfida. Giorgia Meloni chiude a Norcia, gli altri leader a Terni, più o meno in contemporanea: alle 19, in un cinema, Silvio Berlusconi, alle 21 in tre piazze distinte, Luigi Di Maio, Nicola Zingaretti e Matteo Salvini.

(Dell’inviato Marcello Campo/ANSA)

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