Mattarella: “Insieme contro tumori e contrastare credenze antiscientifiche”

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante il suo intervento alla cerimonia di celebrazione de “I Giorni della Ricerca”
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante il suo intervento alla cerimonia di celebrazione de “I Giorni della Ricerca” (foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

ROMA. – Sconfiggere definitivamente il cancro è “un traguardo possibile, ma solo se c’è un grande impegno comune” che vede insieme pubblico, privato e imprese. E’ il messaggio di speranza lanciato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, aprendo al Quirinale ‘I giorni della ricerca’ promossi dalla Fondazione per la ricerca sul cancro Airc, ha anche affermato un convinto ‘no’ alle posizioni anti-scientifiche.

E proprio la Ricerca mira ad un nuovo prossimo obiettivo: un test per identificare la predisposizione ereditaria per tutti i tumori. “La società dell’informazione veloce – ha affermato il capo dello Stato – ci spinge avanti ma la rapida circolazione di informazioni paradossalmente può generare anche sacche di disinformazione o addirittura la diffusione di credenze antiscientifiche, di paure irrazionali che vanno contrastate perché possono aprire pericolose falle in questo sforzo collettivo”.

Al contrario, “la ricerca è un motore di solidarietà e della società” e “nel mondo in cui viviamo, complesso ed interdipendente, non vince mai un campione solitario; per raggiungere il risultato, il successo scientifico, è necessaria una squadra”.

Mattarella ha quindi richiamato l’attenzione sulla persona malata, che “non può essere mai abbandonata, ha sempre diritto ad una cura umana, ad un’assistenza dignitosa anche quando la malattia non può guarire”, e per questo bisogna “rafforzate le cure palliative, soprattutto nelle aree del paese dove i supporti sono più carenti”.

La cerimonia, alla quella hanno partecipato ricercatori ed istituzioni, è stata anche l’occasione per illustrare i successi ottenuti e gli obiettivi prossimi della ricerca oncologica, a partire, come ha annunciato il ministro della Salute Roberto Speranza, dalla messa a punto di “uno screening con un nuovo test genomico a basso costo per caratterizzare tutti i tumori e comprendere quali pazienti si siano ammalati a causa di una predisposizione ereditaria. Questo test – ha detto – permetterà di curare meglio i pazienti e di avviare piani di prevenzione mirata nei familiari a rischio”.

E’ questo uno di tre importanti progetti strategici che sono stati finanziati e partiranno il prossimo gennaio, rendendo “evidente – ha commentato – che l’oncologia personalizzata sta trasformando radicalmente l’approccio al paziente”.

Gli altri due progetti, ha spiegato il ministro, mirano rispettivamente all’istituzione di una Banca dati per ottimizzare tutti i dati genomici dei pazienti seguiti dai vari Istituti di ricovero e cura e lo sviluppo delle terapie con la tecnologia Car-T. Nel 2019, ha ricordato, “sono 3.460.000 gli italiani che vivono dopo una diagnosi di cancro: numeri che lasciano comprendere come la Ricerca svolga dunque un ruolo determinante”.

Assicurare un’informazione scientifica “chiara, basata su solide evidenze e capace di soddisfare il bisogno di conoscenza” è l’impegno assicurato anche dal presidente Airc Pier Giuseppe Torrani a fronte, ha sottolineato, del “‘bombardamento’ cui siamo sottoposti di una mole di notizie senza precedenti le cui fonti non sempre sono attendibili o verificate”.

E proprio l’informazione inaffidabile ha ‘investito’ pure la sperimentazione animale: quest’ultima “subisce la disinformazione, che – ha concluso Torrani – ha portato al mancato recepimento della direttiva europea e pregiudica la collaborazione con la comunità scientifica internazionale”.

(di Manuela Correra/ANSA)

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