C’è sempre il Genoa nel suo destino. Quella maglia una decina d’anni fa per ripartire alla grande da calciatore e adesso la tuta del Grifone per il debutto da tecnico. La mission non appare semplicissima, classifica impietosa e ambiente depresso. Eppure Thiago Motta sembra carico più che mai, pronto a mandare in campo un Genoa tutto cuore e adrenalina.
Non ci sarà una rivoluzione tattica ed il 2-7-2 come schema probabilmente rimarrà solo una provocazione mentre l’idea vera sarà quella di pilotare sapientemente il Genoa proprio come faceva dieci anni fa in campo. Lui che è stato riferimento di un Grifone bellissimo con Gasperini in panca e Milito a guidare l’attacco. Già Milito, con lui andò all’Inter a vincere poco dopo il Triplete nell’era Mourinho.
Parlando di Thiago scorrono inevitabilmente i nomi di grandissimi allenatori a cui vanno aggiunti anche Ancelotti e Conte. Ma la sua è stata anche una carriera condita d’azzurro, passaporto italiano e 30 gettoni in Nazionale.
Ora Motta riavvolge il nastro e riparte dal Genoa dove ritrova Mimmo Criscito capitano, Marco Rossi club manager e il presidente Enrico Preziosi con cui ha sempre avuto una grande intesa.
Primo ostacolo il Brescia di Balotelli, nella nuova vita da tecnico, sempre con un destino chiamato Grifone.
Emilio Buttaro