L’imperatore Naruhito sale sul trono del Giappone

L'imperatore Naruhito legge il suo messaggio inaugurale durante il ceremoniale d'intronazione. (ABC.es)

TOKYO. – Una transizione all’insegna della solennità e della tradizione per il secondo atto che ha visto l’imperatore Naruhito salire al trono del Crisantemo: un rituale tramandato da circa mille anni, la cui portata è stata ridimensionata per via dell’emergenza del tifone Hagibis, che ha devastato l’arcipelago giapponese la scorsa settimana.

“Un giorno storico al palazzo imperiale di Tokyo”, titolano i media nipponici, a sei mesi di distanza dalla cerimonia di ascensione  al regno del 126esimo sovrano della più antica monarchia ereditaria al mondo senza aver subito interruzioni, a partire dal 660 a.C.

Davanti a duemila persone, composte da capi di Stato e dignitari di 180 nazioni, l’imperatore Naruhito è apparso al pubblico in tutta la sua pomposità all’interno del trono reale, indossando una tunica tradizionale risalente al nono secolo. Su un trono adiacente, e dalle più ridotte dimensioni, l’imperatrice Masako era vestita con un kimono tradizionale multicolore.

La cadenza regolare di un gong scandiva i ritmi frammentati della cerimonia solenne, la cui durata non ha superato i 30 minuti, mentre gli ospiti osservavano immobili il rituale attraverso una vetrata.   “Annuncio la mia intronazione al popolo giapponese e al mondo intero”, ha detto Naruhito nel suo messaggio inaugurale. “Mi impegnerò a rispettare la Costituzione, adempiendo alle responsabilità come simbolo dello stato e dell’unità del mio popolo”.

Il sovrano 59enne è succeduto il primo maggio al padre Akihito, dopo che quest’ultimo aveva espresso la volontà di rinunciare al trono a causa dell’età avanzata che non gli consentiva, a suo dire, di esercitare adeguatamente le proprie funzioni. La procedura era stata resa possibile dall’approvazione di une legge speciale dell’esecutivo, di fatto avallando la prima abdicazione di un sovrano in 200 anni di storia.

Dopo il cerimoniale dell’intronazione di Naruhito, il premier nipponico Shinzo Abe ha omaggiato l’imperatore al tradizionale coro di “banzai”, un’espressione che letteralmente significa “10 mila anni!”, assieme all’auspicio di un periodo di longevità per la coppia imperiale.

La parata prevista al centro di Tokyo – con la coppia reale a bordo di una convertibile – è stata posticipata al 10 novembre per meglio gestire i lavori di soccorso nelle aree disastrate dal tifone abbattutosi nel Giappone centro settentrionale. Il banchetto per 400 invitati, a base di aragosta, orate e di pregiati funghi matsutake, è invece andato avanti regolarmente.

Malgrado il tasso di approvazione della monarchia al 73%, come segnalato dall’ultimo sondaggio del canale pubblico Nhk, l’imperatore Naruhito dovrà però fare i conti con un’altra urgenza che mina la sopravvivenza stessa della monarchia giapponese: il numero sempre più ristretto di eredi alla successione.

Dopo l’attuale imperatore l’erede al trono è il fratello minore 53enne Akishino, e secondo in linea è il figlio tredicenne di quest’ultimo, Hisahito. Con ampie frange nazionaliste nell’attuale governo conservatore, e senza un progetto di radicale revisione della legge della Casa Imperiale che esclude le donne dalla successione, il giovane Hisahito potrebbe diventare l’ultimo regnante sul trono del Crisantemo.

(di Alessandro Libri/ANSA)

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