In Cile dieci vittime durante proteste, scatta il coprifuoco

La Polizia cilena usa gas infiammabili per respingere la protesta a Santiago del Cile.
La Polizia cilena usa gas infiammabili per respingere la protesta a Santiago.. (ANSA/AP Photo/Esteban Felix)

ROMA. – Le immagini delle strade di Santiago del Cile pattugliate dai militari evocano tempi bui: non la si vedeva così da quasi trent’anni, dopo che nel 1990 il Paese uscì dalla dittatura del generale Pinochet. Adesso però del malcontento sfociato in violenza sono rimaste vittime dieci persone: hanno perso la vita nei disordini mentre la protesta non accenna a fermarsi, va anzi estendendosi dalla capitale al resto del Paese, al punto che le autorità hanno imposto il coprifuoco dopo avere già indetto lo stato di emergenza.

Il generale Javier Iturriaga del Campo, incaricato della sicurezza a Santiago del Cile, ha comunicato che al momento il provvedimento riguarda la capitale e i dintorni ed è in in vigore dalle 22 alle 7 del mattino. Il presidente Sebastian Piñera ha intanto annunciato la sospensione dell’aumento del prezzo dei biglietti della metropolitana, ultimo di una serie di rincari che aveva fatto esplodere il malcontento popolare in proteste di piazza e violenze.

“Ho ascoltato con umiltà la voce della gente – ha detto Piñera – e non avrò paura di continuare a farlo, perché così si costruiscono le democrazie. Ho deciso di sospendere l’aumento del metro, ciò che richiederà la rapida approvazione di una legge, finché concorderemo un sistema per proteggere meglio i nostri compatrioti”.

Difficile però contenere adesso le paure, le stesse che il Cile sperava di aver relegato ad un passato drammatico e cruento legato alla dittatura di oltre quattro decenni fa, quando erano centinaia i soldati in strada.

Nei giorni scorsi migliaia di manifestanti hanno assaltato le stazioni della metropolitana nel fiume inarrestabile della protesta lanciata dai cortei di studenti. Il generale Iturriaga ha parlato di 41 stazioni vandalizzate su 136, ma poi il presidente Sebastian Piñera ne ha contate oltre 78. La polizia ha riferito di 156 agenti e 11 civili feriti, e oltre 300 persone arrestate.

Eventi culturali e sportivi sono stati cancellati e i negozi sono rimasti chiusi, come pure l’intera rete di trasporto. Poi la notizia delle tre vittime di un incendio scoppiato in un supermercato saccheggiato nel comune di San Bernardo: i vigili del fuoco hanno trovato due corpi carbonizzati mentre un terzo è morto in ospedale.

Due persone sono morte carbonizzate durante il saccheggio ad un grande magazzino di materiali per l’edilizia e il bricolage, durante il quale si è sviluppato un incendio. Con queste – rileva la testata cilena Bio Bio – salgono a 10 le vittime di cui sia ha notizia dall’inizio delle proteste. L’incendio si è verificato alla filiale della Costrumart di La Pintana, nella regione metropolitana.due persone sono morte in un incendio del supermercato a San Bernardo, cinque in una situazione simile a Renca e un’altra a Santiago.

Lo stato di emergenza è stato indetto a Santiago per 15 giorni e conferisce alle autorità il potere di restrizione della libertà di movimento e di assembramento. Nelle scorse ore è stato adottato anche nella regione di Valparaiso e nella provincia di Concepcion.

Piñera è intanto sotto attacco anche per una immagine che lo ritrae in un ristorante italiano nel centro di Santiago venerdì sera, apparentemente per festeggiare il compleanno di suo nipote, proprio mentre infuriavano gli scontri fra dimostranti e forze dell’ordine: una valanga di critiche sui social network che puntano il dito contro il presidente, accusato di essere distante dai problemi dei cittadini.

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