Calcio: Francia, si scatena boicottaggio anti-Turchia

I giocatori della Nazionale di Turquia festeggiano con il polemico saluto militare la vittoria contro l'Albania nello scorso fine settimana. (lastampa.it)

PARIGI. – Bufera in Francia per il match contro la Turchia previsto per questa sera allo Stade de France. Un partita ad alta tensione segnata dai forti timori per la sicurezza e i veleni politici e diplomatici scoppiati dopo l’intervento armato turco contro le postazioni curde nel nord della Siria.

A poche ore dal fischio d’inizio della partita in cui i Bleus si giocano la qualificazione all’Euro, il capo della diplomazia francese, Jean-Yves Le Drian, ha annullato la sua prevista partecipazione.

E per tutto il giorno, a Parigi, si sono moltiplicati gli appelli a boicottare se non annullare il l’incontro tra i Bleus e una nazionale accusata di essere divenuta il ”megafono della propaganda” di Erdogan dopo i saluti militari fatti la settimana scorsa dai calciatori nel precedente incontro contro l’Albania.

Da parte sua, la Uefa, cerca di buttare acqua sul fuoco. Il vicepresidente, Michele Uva, sottolinea che “revocare una finale è un atto forte, ora non siamo nemmeno nelle condizioni di discuterne. Col comitato esecutivo ed il presidente Ceferin valuteremo le situazioni, ma mi sembra del tutto prematuro parlare di sanzioni”.

In un tweet, la leader del Rassemblement National, Marine Le Pen, chiedeva di sanzionare la nazionale turca. “Fungendo da megafono alla propaganda di Erdogan, le cui azioni in Siria preoccupano la comunità internazionale, la nazionale di calcio turca ha sbeffeggiato i valori dello sport. É tempo che la Uefa sanzioni questa deriva politica della Federcalcio turca!”, ha scritto l’alleata di ferro di Matteo Salvini.

Parole in línea con quelle del leader della France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon. “Se i calciatori turchi fanno saluti militari – ha avvertito su Twitter – devono attendersi di essere trattati come i militari di un esercito nemico”. “Non giochiamo a calcio con loro. La base dello spirito sportivo non c’è piu”.

Nello Stade de France blindato da un ingente dispositivo di sicurezza sarà comunque presente la ministra francese per lo Sport, Roxana Maracineanu. Attesi, nella delegazione turca, i ministri della Giustizia e dello Sport, nonché l’ambasciatore di Ankara a Parigi oltre che migliaia di tifosi della mezzaluna.

Tra i primi a chiedere di annullare la partita, è stato già ieri il leader centrista dell’Udi, Jean-Christophe Lagarde. “Non possiamo accogliere decentemente coloro che salutano il massacro dei nostri alleati curdi”, ammoniva in un tweet a cui allegava una foto in cui i calciatori turchi festeggiano con il saluto militare il gol contro l’Albania alle qualificazioni di euro 2020.

Da parte sua, l’europarlamentare del Rassemblement National, Jordan Bardella, ritiene “impensabile che dei calciatori turchi facciano il saluto militare sul nostro territorio o che la Marsigliese venga ancora fischiata stasera”.

Un riferimento, in particolare, ai fischi partiti contro l’inno francese nel match di andata Turchia-Francia lo scorso giugno a Konya. E che ora si teme si possano ripetere.

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