Alitalia: Ore decisive, ultimi confronti ma serve tempo

La nuova Alitalia ancora senza partenza (Corriere TV)

ROMA. – Ore di attesa per conoscere il destino di Alitalia. Mentre una delegazione di Lufthansa è a Roma per incontrare Fs e Atlantia, alimentando l’atmosfera nebulosa che aleggia sul dossier, domani scadono i termini per l’offerta vincolante e il piano industriale da parte di Fs.

Tutto può succedere e determinanti saranno i consigli di amministrazione di Atlantia prima e Fs poi. Comunque vadano le cose, al Ministero dello sviluppo è attesa una comunicazione che, secondo le indicazioni che emergono, potrebbe non contenere la proposta definitiva, ma formalizzerebbe l’interesse alla costituzione del consorzio.

Una formula che consentirebbe di “rispettare” i termini, ma che aprirebbe comunque la strada ad una nuova proroga (forse 2-3 settimane) per chiudere i nodi ancora aperti e definire offerta, piano industriale e governance.

Nel frattempo Lufthansa, che nei giorni scorsi ha provato a rientrare in pista con una lettera a Fs e al Mise per proporsi come alternativa a Delta, ha voluto dimostrare ulteriormente il proprio interesse inviando una delegazione a Roma per parlare direttamente con Fs e Atlantia.

Il team tedesco, guidato dal direttore commerciale Harry Hohmeister, ha avuto due incontri separati, che vengono definiti “cordiali”, con le delegazioni delle due società. Un incontro con Lufthansa lo ha avuto anche la senatrice M5s Giulia Lupo, che spinge per la partnership con i tedeschi: “Dà più risultati di quelli che possono dare i 100 milioni di Delta senza alleanza”, assicura la senatrice.

Più che alle avance di Lufthansa, tuttavia, che se restano in questi termini (solo una partnership commerciale ma senza iniezione di liquidità) comporterebbe oneri per 450 milioni, l’attenzione è tutta puntata sugli appuntamenti societari di domani.

In tarda mattinata si riunisce il cda di Atlantia, che venerdì ha esaminato l’avanzamento del dossier, riconvocandosi per domani per le relative delibere.

Successivamente, nel pomeriggio, è in programma il cda delle Fs, che alla luce delle decisioni di Atlantia dovrà tirare le fila e inviare la comunicazione al Mise: secondo quanto si apprende, si va verso una richiesta motivata di proroga in cui verrebbe confermato l’interesse alla costituzione del consorzio (in cui Fs e Atlantia avrebbero il 37,5%, Delta il 10% e Mef il 15%), ma chiedendo altro tempo per chiudere i punti ancora aperti.

Tra i nodi industriali fatti emergere dall’altolà di Atlantia dei giorni scorsi, che in una lettera al Mise ha evidenziato l’incertezza legata al dossier delle concessioni, ci sono in particolare le risposte attese da Delta su rotte ed equity: punti che saranno oggetto di ulteriore trattativa tra i partner.

Sul tavolo poi restano da sciogliere anche il nodo della governance, con la scelta dell’amministratore delegato e il delicato tema degli esuberi (che potrebbero arrivare a 2.800).

Se tra 2-3 settimane tutto fosse pronto per il signing, inizierebbe un periodo transitorio di 2-3 mesi prima del closing definitivo.

Resta da capire se la liquidità in cassa (310 milioni a fine settembre) basterà per far volare la compagnia fino al decollo della nuova Alitalia: per questo si continua a valutare l’ipotesi di un nuovo prestito ponte, per circa 250-300 milioni.

(di Enrica Piovan/ANSA)

Lascia un commento