F1 Giappone: Ferrari sbaglia al via, festa Mercedes

Charles Leclerc e Sebastian Vettel nel Gp del Giappone..
Charles Leclerc e Sebastian Vettel nel Gp del Giappone.. EPA/FRANCK ROBICHON

ROMA. – In Giappone come in Russia, la Ferrari brillante delle qualifiche si è persa in gara, regalando ancora la vittoria alla Mercedes, che ringrazia e incassa anche il sesto titolo costruttori di fila, eguagliando il primato delle Rosse di Jean Todt e Michael Schumacher.

A Suzuka, sul primo gradino del podio è salito Valtteri Bottas, accompagnato da Sebastian Vettel, secondo, e Lewis Hamilton, al termine di un Gran premio che si è deciso in gran parte tra la partenza e la prima curva.

La Ferrari ha confermato di essere ora quasi imbattibile sul giro secco e di soffrire invece in gara, anche a causa di qualche errore commesso anche oggi dai suoi piloti, mentre i due della Mercedes sono sempre sul pezzo. Vettel, conquistata alla grande la pole nelle qualifiche disputate solo poche ore prima a causa del tifone, non è stato pronto al verde, distraendo così anche Charles Leclerc al suo fianco e consentendo a Bottas di bruciarli entrambi, andando in testa.

Alla curva due il monegasco ha commesso a sua volta un errore decisivo, si è allargato sulla sinistra e ha toccato Max Verstappen danneggiando l’ala ma soprattutto la Red Bull dell’olandese, finito fuori pista e poi costretto al ritiro. Leclerc si è fermato ai box su invito della Fia perché lasciava frammenti in pista, per cambiare il musetto.

Rientrato nelle retrovie, non ha potuto fare altro che una gara di rincorsa. Sesto al traguardo, è stato penalizzato di 15” dagli steward della Fia (5 per il contatto e 10 per essere rimasto in gara con l’ala anteriore danneggiata), scivolando in settima posizione.

Vettel ha cercato di tenere il ritmo di Bottas, faticando un po’, e nel finale ha preso il secondo posto grazie alla strategia Mercedes, che ha fatto fermare per due pit sia il finlandese sia Hamilton, questi a pochi giri dalla fine quando era in testa. Il britannico, non certo contento, ha rincorso la Ferrari del tedesco che si è difeso bene.

La terza piazza vale comunque il sesto titolo costruttori con la sua firma e punti per avvicinarsi ancor di più al sesto titolo piloti. Una curiosità: sui pannelli luminosi è apparsa la segnalazione della bandiera a scacchi al 52/o giro, uno in meno di quelli previsti, cosa che ha congelato la classifica. Se Hamilton avesse superato Vettel all’ultima tornata sarebbe stato inutile.

“Alla partenza ho perso l’attimo, quindi non sono contento del mio inizio di gara, ma tutto il resto è andato bene, mancava solo un po’ di ritmo – ha commentato Vettel -. Ovviamente non è un grande weekend, ma dobbiamo anche ammettere che loro erano più veloci di noi oggi”.

Duro con sé stesso Leclerc: “Il sesto posto non è quello che volevamo e non è quello che meritava la squadra – ha spiegato Leclerc -. Abbiamo trovato la performance in qualifica ma in gara bisogna migliorare, anche io come pilota. Vado abbastanza forte al sabato, ma sulla lunga distanza sembro fare più fatica”.

Tanti sorrisi da parte di Bottas, al terzo successo stagionale e al sesto in carriera, rinfrancato anche dal trattamento equo che gli ha riservato il team, mentre Hamilton ha mostrato un muso un po’ lungo: “Non sono felicissimo del mio risultato”, facendo capire che poteva andare al traguardo evitando il secondo pit stop che lo ha relegato al terzo posto. “La cosa più importante – ha concluso – è che il team Mercedes abbia vinto”.

Ed è sempre così che finisce, da sei anni a questa parte…