Golf: Parte Open Italia dei record, Molinari per triplete

Francesco Molinari e il suo fratello Edoardo.

ROMA.  – Francesco Molinari per il triplete, Shane Lowry per riprendersi la leadership della Race to Dubai.  É tutto pronto per la 76/a edizione dell’Open d’Italia, evento di punta del golf tricolore nella marcia di avvicinamento alla Ryder Cup 2022.

All’Olgiata Golf Club di Roma dal 10 al 13 ottobre sfileranno i big internazionali in un torneo che metterà in palio non solo un montepremi (che conserverà fino al 2027) da 7 milioni di dollari ma anche punti fondamentali per le qualificazioni alle Olimpiadi di Tokyo e alla Ryder Cup 2020 (Wisconsin, Stati Uniti).

In attesa dello show riguardante l’edizione italiana della Ryder Cup (che si giocherà al Marco Simone di Guidonia dal 30 settembre al 2 ottobre 2022, ieri l’annuncio delle date) Roma torna Capitale del green con la quinta tappa 2019 delle Rolex Series European Tour.

Dopo quattro anni in Lombardia la massima rassegna nazionale di golf fa capolinea nel Lazio dove rimarrà almeno fino al 2021.

“Chicco” Molinari, che domani si presenterà in conferenza stampa, è certamente l’uomo più atteso della competizione che vedrà in campo 10 campioni Major, 96 vincitori di almeno un torneo sull’European Tour, 28 tra i migliori 100  del world ranking e sei dei protagonisti dell’euro-trionfo alla Ryder 2018 di Parigi.

Con Molinari anche lo svedese Alex Noren e i britannici Justin Rose (campione olimpico a Rio 2016 e numero 5 mondiale), Ian Poulter, Tyrrell Hatton e Paul Casey. Mentre sarà assente il danese Thorbjorn Olesen, campione uscente, perché sospeso dall’European Tour in seguito al suo arresto per presunte molestie ai danni di una passeggera su un volo che, la scorsa estate, da Nashville lo stava portando a Londra.

Dopo i successi 2006 e 2016 “Laser Frankie” Molinari insegue il terzo exploit per superare Ugo Grappasonni (campione 1950 e 1954) ed entrare nella storia, realizzando un’impresa mai riuscita prima a nessun golfista italiano. Il torinese nel 2018 a Soiano del Lago (Brescia) sfiorò il capolavoro arrendendosi solo all’ultima buca di fronte a Olesen.

Con lui e Rose nel field anche altri 8 Major Champion: Lowry, Martin Kaymer, Danny Willett, Padraig Harrington, Graeme McDowell, Josè Maria Olazabal, Trevor Immelman e Michael Campbell.

Spettacolo assicurato con fuoriclasse della Ryder Cup di ieri, oggi e domani. All’Olgiata spazio anche a Thomas Bjorn, capitano alla Ryder parigina che ha ceduto la fascia a Harrington per il 2020.

Con gli azzurri tra i protagonista indiscussi di una rassegna super che, per la prima volta, è stata giocata nel 1925 da tre signori in giacca e cravatta: William H. Jolly, Luigi Prette e Francesco Pasquali, colui che inaugurò l’albo d’oro della kermesse.

Saranno 13 gli italiani in gara. Con Francesco Molinari anche il fratello Edoardo. E ancora i romani Andrea Pavan, l’azzurro più in forma del momento, e Renato Paratore, che si esibiranno dunque in casa. Senza dimenticare Guido Migliozzi, già due vittorie da rookie in stagione, Lorenzo Gagli, Nino Bertasio, Filippo Bergamaschi, Matteo Manassero e le “new entry” Francesco Laporta, Lorenzo Scalise, Edoardo Raffaele Lipparelli ed Enrico Di Nitto.

Lo spettacolo inizierà già domani con la Rolex Pro-Am (un professionista e tre dilettanti) e la “The 3rd Junior Road to The 2022 Ryder Cup”, l’incontro tra i migliori talenti azzurri dove si respirerà l’atmosfera della sfida tra Europa e Usa.

All’Olgiata sarà presente anche il trofeo ufficiale della Ryder Cup con il torneo che vanterà una triplice esposizione televisiva e andrà in onda su Rai, Sky e GOLFTV. Sarà la sesta edizione nel Lazio e il vincitore incasserà un assegno da 1.160.000 dollari.

A Roma, in attesa della Ryder Cup 2022, lo show si chiama Open d’Italia. Un torneo vinto, dal 1925, per otto volte da sei diversi azzurri. Oltre alle doppiette di Grappasonni e Molinari e la prima gioia di Pasquali, anche le affermazioni di Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e Massimo Mannelli (1980).