Roma: Fonseca sceglie turnover, ma occhio a Wolfsberger

Edin Džeko festeggia con Henrikh Mkhitaryan (D) sopo aver segnato una rete rete . Foto archivio.

ROMA. – Largo al turnover, un po’ per scelta un po’ per necessità. La Roma che affronterà gli austriaci del Wolfsberger in Europa League sarà diversa rispetto a quella vista domenica scorsa in occasione del successo a Lecce.

Innanzitutto perché mancheranno gli infortunati Pellegrini e Mkhitaryan, e poi perché il tecnico Paulo Fonseca ha intenzione di concedere un turno di riposo ad alcuni degli elementi più utilizzati da inizio di stagione, in primis Kolarov e Dzeko.

“Hanno bisogno di tirare il fiato” confessa il portoghese parando del terzino e del centravanti, che sarà sostituito da Kalinic.

“Il Wolfsberger è una squadra di qualità, ho avuto modo di vedere la vittoria per 4-0 contro il Borussia Moenchengladbach e il risultato riflette il valore della squadra  – spiega Paulo Fonseca in conferenza stampa -. Sono rimasto sorpresa positivamente. Al momento del sorteggio qualche osservatore li ha sottovaluti”.

Cosa che non intende fare il tecnico romanista, già è proiettato verso una sfida contro una “squadra aggressiva in fase difensiva e temibile in contropiede, ci aspettiamo una gara difficile. Vincere per ipotecare il primo posto nel girone? Scenderemo in campo con ambizione e con voglia di vincere. Senza fare troppi conti”.

In mezzo alla difesa si rivedrà Federico Fazio, che assicura il massimo impegno dei giallorossi. “Sottovalutare l’Europa League? Non vogliamo farlo. Vogliamo vincerla, è una competizione bellissima, che dà il passaggio in Champions – ricorda il centrale argentino -. La scorsa stagione tutta la squadra ha fatto fatica, non è andata bene come volevamo. Quest’anno sta andando in modo diverso, si respira anche un’aria diversa. Siamo una squadra più compatta ed equilibrata. Partita dopo partita stiamo creando un’identità di un gruppo che vuole vincere sempre”.

Arrivano conferme intanto sul procedimento aperto dalla Procura federale a carico di Gianluca Petrachi. L’inchiesta, come anticipato da “il Tempo”, potrebbe portare alla squalifica del direttore sportivo per aver iniziato a lavorare con la Roma quando era ancora sotto contratto col Torino (col club granata il rapporto si è concluso il 25 giugno).

Il tutto è nato da una dichiarazione durante la presentazione di Mkhitaryan dello scorso 10 settembre dello stesso dirigente salentino. Parlando delle trattative per Dzeko, Petrachi ha infatti detto testualmente: «Quando la prima volta a maggio ho incontrato l’Inter ho posto il mio prezzo».

Oltre alla possibilità di difendersi, il dirigente potrebbe anche patteggiare sia prima che dopo l’eventuale deferimento.

Lascia un commento