Casaleggio all’Onu evita le polemiche: “Non le ho seguite”

Davide Casaleggio in una recente immagine d'archivio.
Davide Casaleggio in una recente immagine d'archivio. ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

NEW YORK. – “Le polemiche sulla mia venuta all’Onu? Non le ho seguite, ero a San Francisco per incontrare diverse aziende e sono venuto qui per parlare di cittadinanza digitale”. Così Davide Casaleggio liquida il polverone per la sua partecipazione a un evento al Palazzo di Vetro sul futuro della digitalizzazione, con il Pd che aveva parlato di conflitto di interessi e le veementi proteste anche Lega e Forza Italia.

L’accusa era di portare alle Nazioni Unite la piattaforma Rousseau, la creatura web ereditata dal padre Gianroberto su cui gli elettori del Movimento 5 Stelle discutono e decidono. Nel suo intervento Casaleggio in realtà cita Rousseau solo una volta. “Ogni volta che abbiamo nuove tecnologie emergono nuovi diritti. Le tecnologie stanno cambiando il mondo e sviluppando nuovi diritti”, ha spiegato, portando l’esempio della possibilità di votare online come avviene non solo in Italia ma anche in Estonia.

“Rousseau serve a far decidere al movimento quali rappresentanti scegliere e quali politiche adottare”, ha affermato. “E in Italia – ha ricordato – all’inizio di questo mese abbiamo avuto il record mondiale di partecipazione ad una votazione online con 80 mila persone che si sono espresse per dare il via libera al governo italiano”. “Questo è solo un esempio di come i diritti possono essere ottenuti oggi attraverso nuove strade”.

Prima di arrivare a New York per partecipare all’evento organizzato dall’Italia e al quale hanno partecipato la ministra per l’Innovazione tecnologica Paola Pisano e diversi esperti internazionali di digitalizzazione, Casaleggio ha compiuto anche un giro nell’area di San Francisco e della Silicon Valley per alcuni scambi con aziende su temi come quello dell’intelligenza artificiale.

“L’Italia è in prima linea sul fronte della digitalizzazione e dello sforzo per rendere il web universale, accessibile a tutti”, ha detto Pisano. “Quello che serve – ha aggiunto – è un nuovo approccio per un digitale che sia davvero inclusivo, e il problema in Italia non sono le infrastrutture ma la penetrazione. La pubblica amministrazione non può raggiungere gli obiettivi da sola, ma bisogna collaborare con il settore privato”.

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