Imprenditore, appello al Quirinale: “Giovani studino mestieri”

L'imprenditore Ivo Mancini (in piedi al centro)con gli allievi della scuola di meccanica, aperta nella sua azienda. (Cuoio in diretta)

FIRENZE, 30 SET – Prosegue la battaglia dell’imprenditore di Fucecchio (Firenze) Ivo Mancini per insegnare ai giovani i mestieri dell’artigianato attraverso una formazione tecnica- scolastica adeguata.

Noto per aver aperto una scuola di meccanica nella sua azienda, a proprie spese, ora Mancini, 84 anni, ha scritto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed a altre cariche pubbliche di alto rango per lanciare un appello affinché gli studenti più giovani possano entrare nelle aziende a conoscere l’artigianato di eccellenza prima che esso scompaia. E lo possano apprendere.

Mancini parte dalla sua esperienza, autonoma, che dall’estate sta suscitando un certo interesse. Lui nella scuola di meccanica ‘fatta in casa’ dentro la sua azienda di Santa Croce sull’Arno (Pisa) ci ha messo macchinari all’avanguardia con investimenti milionari.

“Gentile Presidente – scrive quindi nella lettera a Mattarella l’imprenditore toscano – ritengo necessario che già dagli ultimi anni della scuola primaria e fino al secondo anno della secondaria di primo livello, classi intere di studenti e docenti possano entrare in azienda iniziando a capire il mestiere, in maniera conoscitiva”.

“Solo in questo modo – prosegue – in un futuro lo studente potrà, eventualmente, scegliere quella professione come propria”.

“Il mio obiettivo – scrive Mancini – è formare tecnici specializzati per dare continuità alle mie aziende, oltre a fornire l’opportunità ai giovani di apprendere il mestiere e, un giorno, diventare a loro volta imprenditori, come ho avuto la possibilità di fare nella mia vita togliendomi delle belle soddisfazioni”.

Le aziende di Mancini, dove lavorano i figli, sviluppano 13 milioni di fatturato annuo (2018) con 67% di export e quasi 40 addetti assunti. “Il lavoro nella meccanica c’è e la mia realtà aziendale ne è una dimostrazione”, ma “abbiamo bisogno di ‘super tecnici’ a oggi introvabili che sappiano creare e che siano supportati nel loro cammino da tanta voglia di fare, con l’aiuto delle famiglie, delle aziende e delle istituzioni. Il mio sogno è fare in modo che l’imprenditore del 2020 sia un ‘Verrocchio 4.0’, un maestro. Nel mio caso ho investito soldi per creare uno spazio di formazione”.

L’appello è stato inviato anche al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ai ministri Nunzia Catalfo e Lorenzo Fioramonti, ai presidenti di Camera e Senato Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati, al Governatore della Toscana Enrico Rossi.