Bocciati i candidati di Ungheria e Romania all’Ue

La presidente della comiissione europea Ursula Von der Leyen. (La Repubblica)

BRUXELLES.  – “Non idonei”: è il giudizio definitivo espresso oggi dalla commissione affari giuridici del Pe sui candidati di Romania (Rovana Plumb) e Ungheria (Laszlo Trocsanyi) per i posti, rispettivamente, di commissario europeo ai trasporti e all’allargamento.

Una doppia bocciatura che complica il cammino di Ursula von der Leyen verso Palazzo Berlaymont e costringe la futura presidente a correre ai ripari.

Dopo le accese polemiche sulla denominazione del portafoglio per la protezione dello stile di vita europeo legato al dossier migranti, la nascita del nuovo esecutivo comunitario sta diventando un vero percorso ad ostacoli per la tedesca costretta a rimaneggiare la sua squadra in tempi molto stretti, visto che già oggi sono iniziate le audizioni all’Eurocamera.

Da Budapest, malumori a parte, è giunta subito la controproposta di Viktor Orban che ha messo in campo Oliver Verhelyi, attuale rappresentante permanente dell’Ungheria all’Ue mentre la premier romena ha annunciato che farà presto un altro nome.

La decisione presa questa mattina dalla commissione del Parlamento Ue ha in sostanza confermato il primo verdetto emesso giovedì scorso in seguito ai rilievi mossi a propósito dell’esistenza di conflitti d’interesse.

Von der Leyen aveva avviato subito un giro di consultazioni con i premier dei due Paesi per cercare di trovare una soluzione all’impasse venutasi a creare.

Sul quale oggi è sceso in campo anche il presidente del Parlamento europeo David Sassoli, che ha inviato una lettera alla ex ministra della Difesa della Merkel per informarla della decisione della commissione e invitarla a fare il necessario per completare l’iter di formazione della nuova Commissione.

La vicenda ha assunto contorni politici accesi con le dichiarazioni del portavoce di Orban, Zoltan Kovacs, che ha puntato il dito contro il partito dei pro-immigrazione che “vorrebbe aprire i confini agli immigrati così come il nuovo governo italiano di sinistra ha aperto i porti”.

Poco prima lo stesso Trocsanyi aveva annunciato che avrebbe fatto ricorso presso “la Corte di giustizia competente”.

I nuovi candidati proposti dovranno essere ascoltati  dalla presidente designata e, come tutti gli altri candidati, dovranno presentare una dichiarazione di interesse alla commissione per gli affari legali prima di poter passare sulla graticola delle audizioni.

(di Giuseppe Maria Laudani/ANSA)

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