Eni cresce in Mare del Nord, maxi acquisizione da quattro miliardi

Una piattaforma petrolifera della Var Energi, controllata da Eni, nel Mar del Nord. (El Español)

ROMA.  – Eni rafforza la sua presenza nel Mare del Nord, diversifica geograficamente la produzione e, con una maxi operazione da complessivi 4,5 miliardi di dollari, acquisisce partecipazioni in giacimenti norvegesi considerati strategici.

Var Energi, controllata dal cane a sei zampe per circa il 70% e da HitecVision, ha firmato oggi un accordo per l’acquisizione degli asset upstream di ExxonMobil presenti in Norvegia.

A passare di mano sono quote di partecipazione in oltre 20 pozzi in produzione nel Mare del Nord e nel Mar di Norvegia (tra cui Grane, Snorre, Ormen Lange, Statfjord e Fram), per una produzione di spettanza di circa 150.000 barili di petrolio equivalenti al giorno nel 2019.

L’acquisizione è da considerarsi effettiva a partire dal 1 gennaio 2019, mentre la sua finalizzazione è prevista per il quarto trimestre del 2019 ed è soggetta all’approvazione delle autorità competenti.

Var Energi diventerà così la seconda più grande compagnia exploration & production in Norvegia dopo la compagnia statale Equinor, con riserve e risorse totali pari a circa 1,9 miliardi di barili equivalenti di petrolio.

La produzione totale stimata sarà di circa 300.000 barili al giorno nel 2019, e di oltre 350.000 nel 2023, grazie agli investimenti di circa 7 miliardi di dollari che l’azienda ha previsto di stanziare nel periodo 2020-2023.

L’acquisizione rappresenta secondo l’ad di Eni, Claudio De Scalzi, “il raggiungimento di un obiettivo strategico decisivo”: gli asset acquisiti, ha spiegato, “integrano e rafforzano Var Energi nel proprio core business, aprendo la strada a nuove opportunità di crescita”.

La società diventerà infatti la seconda maggior impresa oil & gas e il più rilevante partner di Equinor in Norvegia. Ma anche per Eni l’operazione permetterà di aumentare la produzione in un paese dell’area Ocse contribuendo “al bilanciamento della distribuzione geografica del portafoglio di Eni, in linea con la strategia operativa della società”.

Var Energi finanzierà l’operazione utilizzando risorse di cassa esistenti e una linea di credito interamente sottoscritta da BNP Paribas e che verrà successivamente sindacata.

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