Il Fisco media sugli Isa, niente controlli automatici

Pagina on line degli Indici Sintetici di Affidibilitá Fiscale. (Confesercenti Nazionale)

ROMA. – La mano tesa per valutare insieme le “eventuali” criticità dei nuovi Isa. E l’assicurazione che, anche con voti bassi, non scatteranno controlli automatici del fisco.

Nel tentativo di sminare la protesta dei commercialisti, pronti alla serrata dal 30 settembre per i problemi con il nuovo sistema di indici di fedeltà fiscale che ha sostituito gli studi di settore, il governo si dice pronto a incontrare gli operatori per migliorare il sistema.

Ma non ci saranno passi indietro: né una sospensione, né applicazione “facoltativa”, né una totale disapplicazione per il primo anno, come chiesto a gran voce dagli operatori.

Il governo difende comunque il nuovo strumento di calcolo di ricavi e compensi, che prevede premi per chi raggiunge un alto punteggio di affidabilità fiscale (come l’esonero dal visto di conformità e il taglio dei tempi per l’accertamento.

Si tratta, ha spiegato il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta rispondendo al question time in commissione Finanze alla Camera, di un sistema molto più semplice dei vecchi studi di settore, e i diversi aggiornamenti, necessari in fase di rodaggio, non hanno implicato modifiche nel metodo di calcolo.

Soprattutto i nuovi Isa, rivendica l’esecutivo, consentiranno all’Agenzia delle Entrate di concentrare sempre di più l’attività di controllo sui soggetti veramente a rischio evasione.

I controlli, però, non scattano subito davanti a voti bassi: l’applicazione degli Isa, assicura Baretta, “non implica un rigido automatismo nello svolgimento delle attività di controllo” legato al risultato.

Che si può comunque sempre correggere verificando i dati già compilati dall’Agenzia e chiarendo, anche con le “note aggiuntive” previste dal software eventuali elementi anomali.

Lascia un commento