Ira di Mosca per visto negato a parte delegazione Onu

Il portavoce del presidente russo Vladimir Putin, Dmitry Peskov.(ANSA/AFP)

MOSCA. – Nuovo scontro fra Russia e Stati Uniti, questa volta sullo scivoloso crinale della procedura del rilascio dei visti per partecipare all’Assemblea generale dell’Onu. Mosca accusa Washington di aver negato il permesso di recarsi a New York a 10 membri della delegazione russa. Una mossa che il Cremlino ha criticato duramente: “É alarmante oltre che inaccettabile”.

“Washington – ha tuonato il portavoce di Vladimir Putin – viola le sue responsabilità a livello internazionale (in qualità di Paese ospite delle Nazioni Unite, ndr) e questo richiede senz’altro una dura risposta da parte di Mosca ma anche da parte dell’Onu”.

Il ministro degli Esteri, Serghei Lavrov, ha già fatto sapere che, probabilmente, menzionerà l’incidente nel corso del suo intervento all’Assemblea. Le ragioni di questo ‘gran rifiuto’ non sono al momento del tutto chiare, dato che, secondo la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, gli Stati Uniti avrebbero restituito i documenti relativi alla domanda di visto affermando che “erano stati presentati troppo presto”.

Nella delegazione, oltre a otto funzionari del ministero, figuravano anche Konstantin Kosachyov, presidente della commissione Esteri del Senato, e il suo omologo della Duma, Leonid Slutzky (entrambi sanzionati dagli Usa). E forse sarebbe questa la vera ragione dello stop deciso da Washington.

Mosca ha convocato l’incaricato d’affari americano presso l’ambasciata Usa nella capitale russa al ministero per presentare una protesta formale.

(di Mattia Bernardo Bagnoli/ANSA)