Stretta dell’Eliseo sui migranti pensando alle urne

La polizia francese sgombera un campo di migranti a Calais, nell'ottobre 2016. (Panorama)

PARIGI, 17 SET – La stretta è arrivata a sei mesi dalle elezioni locali e a due anni e mezzo dalle presidenziali: Emmanuel Macron non vuol lasciare a Marine Le Pen l’esclusiva dell’intransigenza sui migranti e – fra polemiche e malumori anche all’interno del suo partito – ha lanciato la nuova parola d’ordine: “basta con il lassismo, ascoltiamo il popolo”.

Davanti a un nutrito gruppo di suoi parlamentari, il presidente ha annunciato il giro di vite, esortando a “guardare in faccia” il fenomeno migranti: “i borghesi – ha aggiunto con accenti per lui inconsueti – non hanno problemi con questo fenomeno: non lo incrociano mai. Sono le classi popolari che ci vivono accanto”.

Accusato finora dalla maggior parte dei francesi di essere “il presidente dei ricchi”, Macron si riscopre paladino del popolo e invita ad inasprire le regole per il diritto d’asilo. Sui migranti economici, la stragrande maggioranza dei casi nel Mediterraneo, nemmeno una parola.

“I flussi di ingresso – sostiene Macron, conscio di avere in Marine Le Pen l’unica avversaria pericolosa per un bis all’Eliseo – non sono mai stati così bassi in Europa e le richieste d’asilo mai così elevate in Francia”.

Denunciando poi per la prima volta ad alta voce chi – secondo lui – lucrerebbe sul traffico di esseri umani, ha aggiunto di “credere nel nostro diritto d’asilo”, il quale viene però “sviato dalla sua finalità dalle reti, da gente che manipola. Se non lo guardiamo in faccia, lo subiremo. Risultato? Quartieri in cui esplode il numero di minori non accompagnati”.

“Per decenni – ha poi precisato Macron – la sinistra non ha voluto vedere questo problema. Le classi popolari hanno migrato verso l’estrema destra. Siamo come le tre scimmiette: non vogliamo guardare”.

L’obiettivo? Marine Le Pen, che dell’insofferenza verso i migranti fa un cavallo di battaglia:  “c’è una sola opposizione in campo: è il Front National (Rassemblement National,ndr,)”. Chiamata in causa, la Le Pen ha reagito senza scomporsi: “sui migranti, Macron non farà niente”, ha detto la leader dell’estrema destra. Interrogata sulla svolta di Macron, ha tagliato corto: “non ci credo”.

L’hanno presa sul serio, invece, un gruppo di una quindicina di deputati del partito di Macron, La Republique en Marche.

Si tratta della cosiddetta “ala sinistra” del movimento, che in un documento pubblicato da Le Monde ha esortato ad “evitare isterie inversamente proporzionali alla realtà migratoria”.

(di Tullio Giannotti/ANSA)

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