Fiorentina arrembante, la Juventus frena al Franchi

Milan Badelj contrasta lo juventino Sami Khedira durante la partita Fiorentina-Juventus.
Milan Badelj contrasta lo juventino Sami Khedira durante la partita Fiorentina-Juventus. ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI

FIRENZE. – La Juventus frena a Firenze. Non è la prima volta, ma negli ultimi anni era riuscita ad espugnare spesso il Franchi, stavolta invece sotto il sole estivo e davanti ad un’onda viola deve accontentarsi di non aver perso perché la giovane rinnovata Fiorentina ha preso da subito in pugno la partita senza più mollarla, sospinta dai propri tifosi.

Non è questo 0-0 l’esordio che immaginava Maurizio Sarri, per la prima volta in panchina dopo lo stop forzato a inizio stagione per problemi di salute: la sua squadra, che dopo un’ora aveva già perso per infortunio ben tre giocatori (Douglas Costa il più grave, Pjanic e Danilo: un guaio non da poco in vista del debutto in Champions) ha faticato a cambiare ritmo, a lasciare il proprio marchio sul match, a rendersi incisiva, basti pensare che il primo affondo di Cristiano Ronaldo è arrivato al 19′ st (un tiro peraltro debole), unico acuto la rovesciata finita alta a 5′ dalla fine.

Il duello fra i numeri 7 più vincenti della storia recente del calcio se lo aggiudica così Franck Ribery che alla prima da titolare in viola ha trascinato la Fiorentina prima di lasciare per affaticamento a metà ripresa: l’asso francese insieme al giovane Castrovilli osservato speciale dal ct Mancini presente in tribuna, e all’ex interista Dalbert, insieme a Chiesa e ai difensore ha permesso alla squadra di disputare una grande partita conquistando il primo punto della stagione contro la rivale più difficile.

Avrebbe meritato di più la Fiorentina anche per la mole di gioco e occasioni costruite: 12 tiri dentro l’area, 10 angoli battuti contro gli zero della Juve, oltre il 60% dei duelli vinti rispetto al 37% dei bianconeri. E’ mancato solo il gol, come ha commentato Montella, comunque soddisfatto della prestazione dei suoi giocatori, come pure i tifosi che hanno regalato applausi a scena aperta.

Contento anche il patron Rocco Commisso alla sua prima sfida con la Signora per cui ha palpitato da appassionato prima di tuffarsi nell’avventura viola. Per il toscano Sarri il Franchi (per l’occasione gremitissimo, oltre 40.000 spettatori e una coreografia da brividi in curva Fiesole e in Maratona) si conferma ancora stadio tabù.

La sua Juve è scesa senza sorprese Sarri: difesa a quattro con l’unica novità di Danilo dal 1′ rispetto all’ultima sfida vinta sul Napoli, centrocampo a tre con Khedira, Pjanic e Matuidi, in avanti tridente con Ronaldo, Higuain e Douglas Costa, quest’ultimo finito però prestissimo fuori causa (dentro il fischiatissimo ex Bernardeschi).

Montella invece ha cambiato optando per un più compatto 3-5-2, facendo esordire l’ex Caceres e rinunciando al centravanti per schierare l’inedito tandem Chiesa-Ribery.

Fiorentina da subito pericolosa rispetto ai campioni d’Italia con lo stesso asso francese, Chiesa e soprattutto nel finale di tempo con Dalbert innescato da Ribery (parata d’istinto di Szczesny). E la Juve? Sorniona e dall’andamento ha faticato a imporre il proprio gioco e a creare pericoli in area viola: un solo vero affondo nel primo tempo con un tiro dalla distanza di Matuidi mentre Ronaldo e Higuain hanno continuato a giocare d’attesa fino all’ultimo, senza mai dare la sensazione di poter colpire.

Così è stato mentre la Fiorentina ha inanellato occasioni e corner: è mancato solo il gol ma è un pareggio che può segnare per i viola un nuovo inizio.