Addio all’autore della foto simbolo di piazza Tienanmen

Charlie Cole
Il fotoreporter Charlie Cole e la sua famosa foto della Piazza Tienanmen. (Rosario3.com)

ROMA. – La sua foto simbolo delle proteste di piazza Tienanmen, il ragazzo disarmato in piedi davanti ai carri armati, è diventata una delle immagini più potenti del XX secolo.

É soprattutto a quello scatto che resterà legato per sempre il nome del fotografo Charlie Cole, morto a 64 anni a Bali, dove viveva da tempo.

Originario del Texas, il 5 giugno del 1986 Cole stava seguendo la protesta degli studenti universitari contro il governo cinese dal balcone di un hotel, insieme al fotógrafo dell’agenzia Magnum Stuart Franklin.

La maggior parte dei loro colleghi della stampa internazionale aveva già lasciato Pechino da giorni, convinta che le manifestazioni stessero ormai scemando. Ma Cole, con pochi altri, era rimasto su incarico del settimanale Newsweek.

Appena il giorno prima, migliaia di persone erano state uccise, falciate dai tank e dal fuoco delle armi automatiche. Una sorte che Cole, mentre osservava la scena, era convinto sarebbe toccata anche all’ignoto manifestante, diventato poi un eroe senza nome.

“Continuavo a scattare – avrebbe poi raccontato nel 2005 il fotografo in un’intervista alla Bbc – in previsione di quello che sentivo sarebbe stato il suo destino certo. Ma con mio stupore, il carro armato si fermò”.

Il ragazzo alla fine fu portato via da due agenti e fatto sparire nel nulla. Di lui non si è mai saputa l’identità né che fine abbia fatto. Ma la sua immagine, subito rimbalzata sui media internazionali, divenne un’icona della protesta, tanto che la rivista Life la inserì nel 2003 nell’elenco delle “100 foto che hanno cambiato il mondo”.

Un’immagine che ha potuto vedere la luce anche grazie all’astuzia di Cole: poco dopo, raccontò il fotografo, gli agenti della polizia segreta fecero irruzione nella camera d’albergo, requisirono le macchine fotografiche e strapparono le pellicole.

“Ma io – spiegò il fotoreporter – avevo nascosto il rullo con gli scatti del carro armato dentro il serbatoio della toilette. Quando se ne sono andati, l’ho recuperato e ho raggiunto l’AP per svilupparlo e trasmetterlo a Newsweek a New York”.

L’impresa gli valse nel 1990 il più prestigioso premio di fotografia, il World Press Photo, nonostante la stessa immagine, da altre angolazioni, fosse stata scattata anche da altri tre fotografi.

(di Salvatore Lussu/ANSA)

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