Americano derubato a Venezia, torna per perdonare il ladro

Foto turistica di Venezia.
Foto turistica di Venezia.

VENEZIA. – Nel luglio 2018 aveva vissuto uno dei giorni più amari della sua vita, derubato del portafogli a Venezia durante quella che poteva essere l’ultima vacanza assieme alla moglie. Malato di cancro, Mike Veley, un turista americano 60enne, lasciò il nostro Paese con un unico desiderio: poter incontrare il ladro per dirgli quanto male facesse una simile azione, e poi perdonarlo.

Scrisse per questo una lettera aperta, che inviata ai giornali locali, fu ‘ripresa’ e fece conoscere la vicenda in tutto il mondo. Ora, dopo aver combattuto un altro anno la malattia, Veley riuscirà a tornare in Italia, e la prossima settimana sarà a Venezia – la moglie stavolta non poteva seguirlo – per riammirare i capolavori che lo avevano più colpito, “la Basilica di San Marco, meravigliosa”.

Ma soprattutto con la speranza, affidata ad un nuovo appello pubblico, di poter parlare finalmente con chi lo aveva derubato, scambiando due chiacchiere davanti ad un caffè. Una storia di coraggio e civismo quella di Veley.

Quando sbarcherà a Venezia troverà già un invito pronto per lui. E’ quello del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, che già nell’estate 2018, appresa la disavventura del turista, gli scrisse perché tornasse come suo ospite in città. Mike ritornò negli Usa per curarsi. Ma adesso potrà rispondere all’invito. “Ero in dubbio se tornare – ha spiegato – non vorrei si pensasse che sono uno che vuol prendere al volo le occasioni”.

Il sindaco intende offrirgli la visita gratuita nei musei cittadini e un invito speciale al teatro La Fenice, nel palco reale. “Vorrei tanto incontrare il ladro – dice però l’uomo – per fargli capire cosa significa un gesto del genere, ma anche il poliziotto a cui mi ero rivolto per fare in modo che la mia lettera finisse sui media”.

Veley spera che chi l’aveva derubato possa leggere l’appello: “mi piacerebbe che contattasse l’ufficio del sindaco, per unirsi a me per un caffè”. La vicenda di cui era stato vittima aveva sollevato forte emozione nell’opinione pubblica, soprattutto per la toccante lettera aperta: “Questo è il mio ultimo viaggio con mia moglie, sto morendo di cancro – aveva scritto -, mi hai lasciato senza soldi e senza carta di credito, ma ti perdono”.

L’uomo era stato borseggiato a bordo di un vaporetto, nei pressi di San Marco. Quando è sceso dal mezzo, si è accorto di essere stato derubato, e si era recato subito nella stazione di Polizia per fare denuncia. Poi, gli era venuta quell’idea: una lettera aperta al ladro, come un messaggio in bottiglia, sperando che lo scritto raggiungesse il destinatario.

“Immagina solo per un istante – aveva scritto – quello che questo causa alla tua vittima. Ho pregato per perdonarti, e prego per te affinché tu ti allontani da questo peccato che ferisce le persone innocenti”.

 

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