Ristoranti e bar, estate con segno più per l’occupazione

Cameriere tra i tavolinetti di un bar in piazza a Firenze.
Cameriere tra i tavolinetti di un bar in piazza a Firenze.

ROMA. – È vincente per bar, ristoranti, discoteche e stabilimenti balneari l’estate della condivisione sui social di foto di piatti e del cibo, prima voce di spesa nel budget del turista. A guadagnarci è anche l’occupazione con un 13% in più di lavoratori rispetto alla media annua nei 4 mesi estivi.

Tra le professioni più richieste il cameriere di sala e il banconiere di bar. A seguire il cameriere di bar, aiuto cuoco, barista, banconiere di gelateria, cuoco di ristorante, cuoco pizzaiolo, banconiere di tavola calda e cuoco di albergo.

La stagione, che ha come preferenze nelle vacanze il piatto unico (meglio se vegetariano e in seconda battuta pasta e pesce con un calo del consumo di carne), ha visto stimare una spesa per pranzi e cene in locali e ristoranti in 6,5 miliardi con 11 milioni di italiani in vacanza solo nel mese di agosto.

Dati alla mano, i pubblici esercizi, nel solo mese di agosto, in controtendenza con i dati nazionali Istat, registrano oltre 925.000 lavoratori dipendenti occupati (12.000 in meno rispetto al precedente mese di luglio), che sommati ai lavoratori indipendenti, 416.000, arrivano a circa 1,3 milioni di occupati.

Entrando poi nel dettaglio dei numeri Fipe emerge che la stragrande maggioranza dei lavoratori dipendenti lavora nei ristoranti: 575.544 occupati, poco più del 62% del totale, 302.847 lavorano nei bar, 41.710 negli stabilimenti balneari e 5.361 nelle discoteche.

L’analisi sul profilo dei lavoratori e il genere segnala invece una sostanziale parità: il 51,5% degli occupati sono uomini, il 48,5% sono donne.

Nel commentare il dato economico il presidente Fipe Lino Stoppani afferma che “tra il livello medio dell’occupazione nei quattro mesi estivi, da giugno a settembre, e il livello medio dell’occupazione durante tutto l’anno c’è uno scarto di oltre 105.000 unità, pari al 13%”.

“Si tratta – aggiunge – di numeri importanti che confermano come i nostri settori di riferimento rappresentino un vero e proprio traino per l’occupazione in Italia, anche nei mesi estivi”.

Intanto Fipe comunica che a luglio 2019 nei bar ristoranti e pizzerie i prezzi sono stabili: la variazione è dello 0,1% rispetto al mese precedente e dell’1,4% rispetto allo stesso mese di un anno fa. A giugno 2019 i prezzi avevano registrato una variazione dello 0,2% rispetto al mese precedente e dell’1,4% rispetto allo stesso mese di un anno fa. Dal report emerge un +1,4% per la caffetteria, ristoranti, + 1,6%, pizzerie, 1,2%.

(di Gianluca Pacella/ANSA)

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