Un’italiana a Miami: “viviamo nell’ansia per Dorian”

Preparativi uragano Dorian
Compratori attendono la apertura del grande magazzino Sam's Club alle prime luci dell'alba per fare rifornimento di viveri prima dell' arrivo del Uragano Dorian a Kissimmee, Florida. ( REUTERS/Gregg Newton.)

ROMA.- Una corsa nei supermercati per fare scorta di acqua e viveri, code ai distributori per la benzina, finestre e porte sbarrate, e l’occhio sempre sulle previsioni meteo per le ultime notizie. É così che a Miami si vive l’imminente arrivo dell’uragano Dorian.

Trasferitasi nella città della Florida da appena due mesi, l’italiana Antonella Cantisani è tra coloro che in queste ore sperimentano l’apprensione dell’attesa.

“Per me che arrivo dall’Italia – racconta al telefono con l’ANSA – è una novità e di conseguenza la vivo con molta ansia. Sensazione che è presente ovviamente anche nelle persone del posto, anche se forse loro sono più abituati. Viviamo tutti come il tenente Drogo nel Deserto dei Tartari, attendendo qualcosa che deve arrivare e che in fondo uno non vuole che arrivi”.

Le autorità locali, spiega, “ci hanno detto di attuare tutte le procedure del caso: rifornimento d’acqua, di cibo e protezione alle finestre e alle porte. Tutti mettono pannelli di lamiera, mobili o fissati con dei bulloni. Alcune case più moderne hanno i vetri antisfondamento. Il problema sono gli oggetti che volano. Banalmente, noi abbiamo una palma e ci hanno detto di togliere i cocchi”.

Nel momento in cui l’uragano dovesse colpire, dice ancora la donna, “l’indicazione è spostarsi nella zona della casa dove non ci sono finestre, in genere la lavanderia. Poi può essere diramato un comunicato ufficiale in cui si invita a non uscire e a barricarsi in strada”.

Tra le difficoltà che la gente affronta in queste ore ci sono “le grandi code per fare benzina. E poi è difficile trovare l’acqua in giro”. Il quartiere dove Cantisani ha traslocato con la propria famiglia non è nuovo peraltro a esperienze di questo tipo.

“I vicini – spiega – mi hanno raccontato che l’uragano Irma, nel 2017, aveva lasciato il giorno dopo una vera e propia scena di devastazione nelle strade”.

(di Salvatore Lussu/ANSA)