ROMA.- Una corsa nei supermercati per fare scorta di acqua e viveri, code ai distributori per la benzina, finestre e porte sbarrate, e l’occhio sempre sulle previsioni meteo per le ultime notizie. É così che a Miami si vive l’imminente arrivo dell’uragano Dorian.
Trasferitasi nella città della Florida da appena due mesi, l’italiana Antonella Cantisani è tra coloro che in queste ore sperimentano l’apprensione dell’attesa.
“Per me che arrivo dall’Italia – racconta al telefono con l’ANSA – è una novità e di conseguenza la vivo con molta ansia. Sensazione che è presente ovviamente anche nelle persone del posto, anche se forse loro sono più abituati. Viviamo tutti come il tenente Drogo nel Deserto dei Tartari, attendendo qualcosa che deve arrivare e che in fondo uno non vuole che arrivi”.
Le autorità locali, spiega, “ci hanno detto di attuare tutte le procedure del caso: rifornimento d’acqua, di cibo e protezione alle finestre e alle porte. Tutti mettono pannelli di lamiera, mobili o fissati con dei bulloni. Alcune case più moderne hanno i vetri antisfondamento. Il problema sono gli oggetti che volano. Banalmente, noi abbiamo una palma e ci hanno detto di togliere i cocchi”.
Nel momento in cui l’uragano dovesse colpire, dice ancora la donna, “l’indicazione è spostarsi nella zona della casa dove non ci sono finestre, in genere la lavanderia. Poi può essere diramato un comunicato ufficiale in cui si invita a non uscire e a barricarsi in strada”.
Tra le difficoltà che la gente affronta in queste ore ci sono “le grandi code per fare benzina. E poi è difficile trovare l’acqua in giro”. Il quartiere dove Cantisani ha traslocato con la propria famiglia non è nuovo peraltro a esperienze di questo tipo.
“I vicini – spiega – mi hanno raccontato che l’uragano Irma, nel 2017, aveva lasciato il giorno dopo una vera e propia scena di devastazione nelle strade”.
(di Salvatore Lussu/ANSA)