Robot umanoide Fyodor a bordo della Stazione Spaziale

Robot umanoide Fyodor a bordo della Stazione Spaziale
Robot umanoide Fyodor a bordo della Stazione Spaziale

ROMA. – C’è traffico intorno alla Stazione Spaziale (Iss), a circa 400 chilometri di quota. La navetta russa Soyuz MS-14, con a bordo il cosmonauta robot Fyodor, si è agganciata alla Stazione Spaziale sui cieli della Mongolia, poco dopo le 5 del mattino del 27 agosto.

Per gli astronauti, però, non è tempo di rilassarsi. Nelle stesse ore, infatti, è in programma il distacco della capsula Dragon della SpaceX, agganciata alla Iss dal 27 luglio. La capsula, dopo un mese, torna a Terra con un carico di esperimenti scientifici condotti a bordo, come lo studio in orbita dell’aggregazione della proteina amiloide associata all’Alzheimer, della crescita dei batteri e del comportamento di alcune proteine legate al cancro.

Dopo il fallimento del 24 agosto, a causa di una fluttuazione della Soyuz e di un problema con il sistema automatico di aggancio Kurs, un nuovo tentativo di attracco per la navetta russa era stato inizialmente annunciato per lunedì 26. Per essere poi ulteriormente rinviato al 27, quando la Soyuz si è agganciata con una manovra automatica al modulo russo Zvezda.

Resterà in orbita due settimane, fino al prossimo 7 settembre. Si è trattato, in realtà, solo dell’ultimo atto di una complessa manovra iniziata domenica 25 agosto. È stato, infatti, necessario liberare prima il punto di attracco del modulo Zvezda da un’altra navetta Soyuz, la MS-13, quella che lo scorso 20 luglio ha portato sulla Stazione Spaziale l’astronauta italiano dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), Luca Parmitano, e i colleghi Andrew Morgan e il comandante Alexander Skvortsov.

I tre astronauti sono dovuti rientrare nella loro Soyuz MS-13 e spostarla manualmente su un altro ‘parcheggio’, nel modulo russo Poisk, lasciando così il posto alla Soyuz del robot umanoide Fyodor.

L’attracco è avvenuto in modo automatico, dato che il robot non è stato programmato per compiere la manovra manuale. Il robot cosmonauta aiuterà l’equipaggio nella vita di bordo, grazie alla sua capacità di interagire con gli astronauti. Alto poco meno di due metri e pesante 160 chili, Fyodor è in grado di compiere 46 movimenti come stringere bulloni.

L’agenzia spaziale russa Roscosmos ha creato anche un apposito account Twitter, per raccontare l’avventura spaziale del robot. “Fyodor svolgerà test preparati da ingegneri russi”, spiega la Roscosmos. Che in futuro, precisa l’agenzia, potrebbe “lanciare nuovi robot per aiutare gli astronauti anche nelle passeggiate spaziali”.

(di Davide Patitucci/ANSA)