Di Battista contro Malago’, e tribuna Olimpico è un caso

Stadio OLimpico
Tribuna d'onore dello stadio Olimpico di Roma. (Pagine Romaniste)

ROMA. – Cosa ci faceva Giovanni Malago’, presidente del Coni, domenica sera all’Olimpico in un palchetto Sky dove era anche Walter Veltroni, invece che in tribuna autorità? Alessandro Di Battista lancia il suo sasso nello stagno con un dubbio esplicito (“stranamente..”) che fa riferimento a un caso fortemente simbolico nella gerarchia del potere romano: quello della distribuzione dei biglietti del settore ‘privilegiato’ dell’Olimpico, rivoluzionato nel passaggio da Coni Servizi a Sport e Salute.

La riforma dello sport, già legge, resta uno dei punti fermi del M5S, ma entra nello stallo della crisi di governo come uno dei tasselli da difendere: a tirarla in ballo, con un post su Facebook, è dunque Di Battista che invita il Movimento a mantenere la sua linea sul tema: “Che si porti a compimento la riforma dello sport – scrive – per togliere potere clientelare dalle mani di Malagò (avvistato due giorni fa “stranamente” all’Olimpico accanto a Veltroni)”.

Il presidente del Coni, durante Roma-Genoa, ha infatti assistito alla partita con l’ex vice premier ed esponente del Pd da un box riservato delle pay tv e non dalla tribuna autorità. Motivo? “Probabilmente – fa sapere una fonte qualificata di Sport e Salute –  non è contento perchè ritiene che la scelta del nuovo ente sia arbitraria, ma Sport e Salute non è più sotto l’ala Coni”.

Nessuna replica al momento da Malago’, che da Milano annuncia una giunta Coni straordinaria per il 4 settembre.

Nella nuova gestione dell’Olimpico, sottolineano le fonti di Sport Salute, “Malagò ha 20 posti in tribuna autorità che il Coni può gestire come vuole: prima, i posti erano in tutto 500.

Ma non e’ che lo stadio perchè si chiama Olimpico sia del Coni: anche la via trafficata che interseca Roma si chiama Olimpica…” ironizzano a Sport e Salute. “Lo stadio appartiene alla società Sport e Salute”.

Il settore centrale dell’Olimpico – spiegano le stesse fonti – ha una parte dedicata alle ‘autorità’, che prende a punto di riferimento il cerimoniale di Stato, con 125 posti. Oltre ai 20 ora attribuiti al Coni, che comunque dispone ancora dei biglietti che le società riservano alle tessere Coni, ce ne sono 5 per il comitato paralimpico.

“I presidenti di federazione possono accedervi, e non sono conteggiati nel pacchetto Coni; cosi’ anche i medagliati olimpici, che in caso di richiesta possono avere un acceso personale, e non per altri: fino all’anno scorso si vedeva chiunque… , da quest’anno la dotazione a disposizione della rappresentanza è scesa drasticamente dell’80%”.

Poi ci sono il Palco e la Tribuna d’onore; per il primo Sport e Salute “punta a un incremento della redditività dell’impianto, attraverso strategie di commercializzazione; per la Tribuna d’Onore, come per la Tribuna Monte Mario, la Sport e Salute ha deciso di riservare i posti al sociale: nella prossima partita, Lazio-Roma, 80 sono stati gia’ assegnati a onlus e societa’ dilettantistiche che investono sullo sport come mezzo di promozione sociale”.

Richieste bizzarre per la tribuna autorità, si sottolinea  sempre da Sport e Salute, stanno continuando ad arrivare: ad esempio ha chiesto un posto Adriano Aragozzini, noto manager tv, “persona stimabilissima – concludono nella neonata società voluta dal governo gialloverde – ma certo non un’autorita’ di Stato”.