Israele: Esercito in allerta al nord per Hezbollah

Dron a Beirut
Un dron caduto a Beirut. (Al Manar)

TEL AVIV. – Israele si prepara ad un possibile attacco al confine nord del paese da parte degli Hezbollah, alleati dell’Iran, ma mette in guardia gli stessi miliziani sciti, il Libano e l’Iran che una simile eventualità comporterebbe una risposta “adeguata” dello stato ebraico.

Dopo le minacce del capo del ‘Partito di Dio’, Hassan Nasrallah, seguite agli attacchi in Siria, con l’uccisione di due miliziani, e i droni, attribuiti ad Israele, su Beirut, lo scontro è oramai palese.

Da ieri – giorno del discorso di Nasrallah – l’esercito israeliano, messo in stato di allerta, ha stretto la sicurezza alla frontiera nord del paese. E’ stato accresciuto lo schieramento delle postazioni Iron Dome, il sistema di difesa antimissili, e inviate altre truppe.

L’esercito ha inoltre proibito ogni passaggio su strade entro i 5 chilometri (3 miglia) dal confine con il Libano, comprese le strade tra il kibbutz di Sasa, Ramot Naftali e altre zone vicino alla frontiera.

Ma l’avvertimento più duro è arrivato direttamente dal premier Benyamin Netanyahu. “Ho sentito le parole di Nasrallah: gli consiglio – ha detto – di calmarsi. Sa molto bene che Israele sa difendersi al meglio e rispondere adeguatamente ai suoi nemici”.

Poi ha aggiunto:”Voglio dire a lui, al Libano (che ospita questa organizzazione che anela a distruggerci) e anche a Kassem Suleimani (capo delle Guardie Rivoluzionarie dell’Iran, ndr): fate attenzione a ciò che dite e ancora di più a ciò che fate”.

Il premier – che secondo alcuni analisti è preoccupato da una possibile apertura del presidente Trump all’Iran sull’accordo per il nucleare – ha quindi chiamato in ballo non solo Hezbollah ma anche lo stato libanese e l’Iran.

E non un caso che fonti di ambienti militari israeliani abbiano fatto sapere che il responsabile dell’azione con droni armati contro Israele, sventata nei giorni scorsi dall’esercito in Siria, sia stato il generale Javad Ghaffari, sotto il comando diretto del capo delle Guardie Rivoluzionarie iraniane Kassem Soleimani.

Ghaffari – hanno detto le stesse fonti – è un veterano della guerra Iran-Iraq, uno dei leader delle Guardie, e comandante in Siria della forze di Teheran decise ad arroccarsi nel paese ad un passo da Israele. “Sotto Ghaffari – hanno aggiunto – ci sono decine di migliaia di sciti di varie nazionalità che operano in Siria, Damasco e Aleppo comprese”.

É stato lui – hanno proseguito – ad addestrare Yasser Ahmad Daher e Hassan Youssef Zbib, i due Hezbollah uccisi in Siria prima che portassero a compimento l’attentato con i droni armati verso Israele.

Oggi il Times ha inoltre rivelato che l’attacco dei giorni scorsi ad una roccaforte degli Hezbollah in un quartiere di Beirut sud – attribuito da Nasrallah e dal premier libanese Saad Hariri ad Israele – ha avuto come obiettivo un progetto di missili guidati di alta precisione del gruppo scita.

(di Massimo Lomonaco/ANSAmed)

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