Confusione Milan, Giampaolo cambia già modulo

Marco Giampaolo
Marco Giampaolo: "Non mi sono piaciuti i tre davanti". (dailymilan.it)

MILANO.- Pensieri e tormenti nel laboratorio Milan. Sono bastati 90′ da incubo e la sconfitta 1-0 contro l’Udinese a Marco Giampaolo per sconfessare il lavoro portato avanti per quasi due mesi e i dogmi di un’intera carriera.

Il 4-3-1-2 provato e riprovato senza sosta nel precampionato proprio non va, complice una manovra lenta, involuta e sterile (zero tiri in porta, dato impietoso), con tanti giocatori schierati fuori posizione (Calhanoglu regista, Borini mezzala).

Contro il Brescia sabato è quindi sempre più probabile un ritorno al passato e al 4-3-3, modulo tanto caro al predecessore Gattuso.

La prestazione incolore della Dacia Arena squilla come un assordante campanello d’allarme e la cupa faccia di Giampaolo in conferenza non fa presagire nulla di buono: Suso trequartista è un esperimento già accantonato, Piatek appare appannato e poco brillante. Problemi evidenziati dal tecnico con una frase cardine: ”Dobbiamo riorganizzare l’attacco, i tre davanti devono recitare un copione diverso. Suso deve essere rimesso nel suo habitat, Piatek probabilmente gioca meglio da solo”.

Concetti opposti alla definizione di ”fuoriclasse” recentemente spesa per lo spagnolo e alla certezza di ”sbloccare” il polacco in un attacco a due punte (come giocava nel Genoa in coppia con Kouamé).

Proprio dal mercato deve arrivare una prima scossa, visto che nessuno dei 5 nuovi acquisti ha giocato da titolare a Udine (Bennacer e Leao hanno giocato uno spezzone): Correa resta l’obiettivo principale – non si è allenato oggi con l’Atletico Madrid e in Spagna danno per imminente la cessione – ma in queste ore Boban, Maldini e Massara stanno facendo altre valutazioni su come intervenire sulla rosa, dopo aver ufficialmente risolto il contratto con Strinic.

Giampaolo chiede tempo ma la corsa alla Champions tempo non ne concede. Contro il Brescia dell’ex Balotelli (squalificato ma atteso a San Siro), il Milan è chiamato ad un riscatto obbligato.

 

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