SAN PAOLO. – Durante lo scorso mese di luglio nello Stato di Rio de Janeiro si sono registrati 194 casi di morti violente durante scontri con le forze dell’ordine, ossia circa un caso ogni 4 ore, il numero più alto dall’inizio delle stime, nel 1998.
Questi dati, resi noti dall’Istituto della sicurezza pubblica (Isp) dello Stato di Rio, portano a 1.075 il totale di morti nelle stesse circostanze da gennaio a giugno, un altro record storico.
Il numero totale di omicidi registrati a Rio è diminuito del 25% a luglio, se comparato con lo stesso mese dell’anno scorso.
Di fatto, i 309 casi rappresentano il numero mensile di omicidi più basso dall’agosto del 2015, e il totale accumulato durante i primi 7 mesi del 2019 (2.392 casi) è il più basso per lo stesso periodo dal 1991.
Conseguenza di questa riduzione del numero totale di omicidi, accompagnata da un aumento delle morti attribuite alle forze dell’ordine è il fatto che ormai gli agenti dello Stato sono responsabili del 30% delle morti violente registrate nello Stato di Rio.
La città di Rio è la località dove si è registrato il maggior numero di morti violente (91), seguita dai comuni di Baixada Fluminense (53) e Grande Niteroi (33), con soli 17 casi nel resto dello Stato.